Tu sei qui: Storia e StorieTradizioni, riti e superstizioni, nel giorno in cui la Chiesa festeggia San Giovanni Battista
Inserito da (Admin), martedì 23 giugno 2020 07:48:10
di Sigismondo Nastri* professore e giornalista
La festa religiosa di San Giovanni Battista, in calendario domani, si fonde - e si confonde - con tradizioni, superstizioni, pratiche esoteriche. Una "mmescafrancesca" (che dal napoletano può essere tradotto come una serie di cose non collegate tra loro, ndr) di sacro e profano. Non so dire perché. Non mi ci sono applicato. Forse perché capita in un giorno particolare del calendario, il 24 giugno, subito dopo il solstizio d'estate, quando il caldo diventa più intenso.
Penso che sia la solennità in cui maggiormente sopravvivono antiche credenze pagane legate al ciclo della natura. Pochi forse ne hanno memoria. Faccio cenno qui soltanto ad alcune di esse, apprese al tempo dell'infanzia ad Amalfi.
Si diceva che nella notte tra il 23 e il 24 - la prossima notte cioè, che è la più breve dell'anno -, scendesse a mare, dal cielo, una trave di fuoco (‘a trave ‘e fuoco) per riscaldarne l'acqua. Ricordo che, quando ero bambino, attendevamo con ansia il giorno di san Giovanni perché solo allora potevamo cominciare i bagni a mare. Anche se costretti ad accettare la sofferenza della purga, con magnesia San Pellegrino, per ripulire l'intestino. Non ci si poteva ribellare. Prima di quel giorno non ci era concesso di mettere i piedi oltre la linea della battigia.
Poi c'era il rito del piombo, metallo tenero, duttile, malleabile. che veniva posto in un pentolino (attenzione: non di stagno) e messo a sciogliere sul fuoco. Operazione non difficile, considerato che la fusione avviene a una temperatura di 328 gradi. Dopo di che lo si riversava rapidamente in un secchio d'acqua lasciandolo lì fino al raffreddamento. Il metallo, ridiventando solido, assumeva strane forme alle quali si cercava di dare un significato. Se ne ricavavano addirittura oroscopi per il futuro. Ci ho provato pure io, qualche volta, negli anni dell'adolescenza. Era pericoloso, ci si poteva scottare, ma divertente.
Altra cosa che mi torna in mente è la tradizione della chiara d'uovo messa nell'acqua. A casa mia non si faceva. Eravamo bambini, c'interessava poco. Si versava il bianco d'uovo in un bicchiere - era sempre una ragazza a compiere questa operazione - e lo si metteva sul davanzale di una finestra per l'intera notte. Al mattino, dalla forma che l'albume aveva assunto - un po' come succedeva col piombo -, l'interessata traeva auspici sul proprio futuro... amoroso . Se trovava l'acqua coperta da bollicine voleva dire che era in dirittura d'arrivo un bel principe azzurro. Altrimenti non le rimaneva che armarsi di santa pazienza e aspettare l'anno successivo.
Nella notte di San Giovanni si raccoglievano (lo si fa ancora) le noci - ventuno, acerbe, bagnate di rugiada, col mallo verde - da mettere a macerare in un litro d'alcol per la produzione domestica del nocillo.
Infine, il sabba delle streghe - le janare [dianare, seguaci di Diana] - sotto il maestoso noce di Benevento, posto sulla riva del fiume Sabato. Luogo di incantesimi, di riti esoterici. Ci arrivavano da ogni dove, e in ogni condizione di tempo, finanche «sotto a ll'acqua e sotto ‘o viento, sotto a ogne maletiempo», dopo essersi unte di un unguento a base di erbe, volando a cavalcioni sul manico di una scopa di saggina. Il loro motto - palindromo, leggibile anche all'incontrario - era: "IN GIRUM IMUS NOCTE ET CONSUMIMUR IGNI" (In giro andiamo di notte e ci consumiamo nel fuoco).
Famose, in Costiera, quelle di Conca dei Marini e sembra proprio che ci andassero. Richiamate dai fantasmi di Erodiade e Salomè, due donne crudeli, ree di aver ammazzato il Battista, colui che annunciava la venuta del Cristo: e per questo - per espiare la loro colpa - costrette a vagare per il mondo, cariche di catene. La storia delle janare m'incuriosisce. La notte prossima me ne starò affacciato al balcone, aspettando che ne passi qualcuna. Magari sarà pure carina, non credo che tutte le streghe siano brutte.
©️mondosigi
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Positano Notizie!
Scegli il tuo contributo con
rank: 108543103
"Questo Patto Atlantico è uno strumento di guerra". Con queste parole, il 7 marzo 1949, Sandro Pertini prendeva la parola in Senato per dichiarare la propria netta opposizione all’adesione dell’Italia al Patto Atlantico, quello che pochi mesi dopo sarebbe divenuto ufficialmente la NATO. In un’Italia...
Si è svolta a Campagna, nella mattinata del 12 aprile 2025, la cerimonia in memoria del Maresciallo Ordinario Francesco Pastore e del Carabiniere Scelto Francesco Ferraro, scomparsi tragicamente un anno fa, il 6 aprile 2024, durante il loro servizio alla Stazione Carabinieri di Campagna. La commemorazione...
Dopo aver incantato il pubblico con gli scatti storici dedicati ad Amalfi, Atrani, Maiori e Ravello, Cava Storie prosegue il suo viaggio nella memoria visiva della Costiera Amalfitana con un nuovo, prezioso capitolo: Positano nel 1962, visto attraverso l’obiettivo del viaggiatore tedesco Walter Schröder....
Dopo quasi mezzo secolo di detenzione, Leonard Peltier, simbolo della lotta per i diritti dei nativi americani e della resistenza contro le ingiustizie, torna finalmente a casa. Il 18 febbraio 2025, all’età di 80 anni e gravemente malato, Peltier potrà riabbracciare la sua famiglia e il suo popolo, ponendo...
Tramonti scrive un nuovo capitolo della sua storia calcistica con Giovanni Arpino, giovanissimo talento classe 2014, che approda nel settore giovanile del Napoli. Cresciuto nella Polisportiva Tramonti, il piccolo trequartista ha bruciato le tappe, attirando l'attenzione di numerosi club professionistici....