Tu sei qui: Storia e StorieMinori piange uno dei suoi figli migliori: addio a Francesco Fortezza. Fu carabiniere e partigiano
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), martedì 12 ottobre 2021 13:27:46
E' un giorno davvero triste, questo, per la comunità di Minori che perde uno dei suoi figli migliori, un vero e proprio pezzo di storia. Si è spento alla veneranda età di 97 anni Francesco Fortezza, per tutti "Ciccio", partigiano durante la seconda guerra mondiale e carabiniere a riposo più longevo della Costiera Amalfitana. Ne danno la triste notizia i figli Antonio, Salvatore e Mario, le nuore, la sorella, i fratelli, i cognati, i cari nipoti, i pronipoti.
Primogenito dei dieci figli di Pietro Antonio Fortezza e Maria Ruocco, Fortezza nacque il 25 luglio 1924 a Minori, trascorrendo la sua infanzia nel villaggio di Torre. Nel gennaio 1942, dopo aver passato la visita medica di leva al Comune di Maiori, Fortezza venne fatto bersagliere con il compito di raggiungere l'ARMIR, cioè l'Ottava Armata italiana in Russia. Agli ordini del generale Italo Gariboldi, l'armata era stata inquadrata all'interno dell'Heeresgruppe B5 di Maximilian von Weichs, e schierata sul medio corso del fiume Don a protezione dell'ala sinistra delle forze tedesche. Uno scenario decisamente avverso per il giovane minorese che, fortunatamente, riuscì ad evitare quella destinazione grazie al provvidenziale intervento di un capitano dei carabinieri. Fu così che, dopo essere stato sottoposto ad un esame orale ed aver ottenuto la licenza di quinta elementare, l'11 marzo 1943 Fortezza lasciò la Costiera per dirigersi alla legione carabinieri di San Potito, a Napoli. Dopo diverso tempo si trasferì a Roma per frequentare la legione allievi carabinieri di viale Giulio Cesare, dopodiché prese servizio prima a Padova e poi a Venezia, dove venne catturato dai tedeschi. Riuscito a fuggire di prigione, il minorese raggiunse Latisana, in provincia di Udine, dove si unì ai partigiani. Rimase al loro fianco fino alla fine della guerra. Dopo il conflitto, Fortezza prese servizio in molte città della provincia di Caserta, spaziando da Maddaloni, San Felice, Maria Bigari, ricevendo anche un encomio solenne. Si congedò nel '47, tornando in Costiera Amalfitana per dedicarsi al mestiere di contadino. Per alcuni anni ha anche ricoperto il ruolo di consigliere comunale al Comune di Minori. E' stato decano dei limonicoltori della Costiera Amalfitana, di cui conosceva i segreti della coltivazione e della cura. Inoltre, fino a quando le forze glielo hanno consentito, ha preso parte alle celebrazioni annuali della Virgo Fidelis, la patrona dei Carabinieri. Con suo grande rammarico non è stato mai riconosciuto come combattente a causa della cancellazione del foglio matricolare.
La sua posizione ideologica nettamente antifascista si sostanziò di un forte sostrato pacifista: «Io sono stato in un battaglione garibaldino, dove ero comunista. - raccontò in un'intervista - Ma io non preferisco né il fascismo né il comunismo. Sono due cose totalitarie che non fanno bene a nessuno. Perché la libertà si deve saper curare. Quando tu sei oppresso non riesci a vivere, stai sempre dentro ad una gabbia». La storia di Ciccio può solo ispirare e far capire alle generazioni future che nonostante il periodo che si viveva e che speriamo non si debba più vivere, si poteva comunque scegliere e maturare una coscienza critica per combattere i nazifascisti e non diventarne dei complici.
Fortezza lascia un'eredità inestimabile in termini di insegnamenti e di valori. Il suo ricordo resterà indelebile.
I funerali si svolgeranno domani, mercoledì 13 ottobre, alle 10.00, nella Basilica di Santa Trofimena.
La famiglia ringrazia la Signora Giovanna e Emanuel che amorevolmente l'hanno assistito.
La redazione di Maiori News e Positano Notizie si stringe al dolore della famiglia Fortezza formulando le più sentite e sincere condoglianze.
Foto: Stefano Fortezza
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