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Ironia o pragmatismo femminile? Lasciamo a voi giudicare questo pungente post di Miriam Bella, autrice del manuale "Voglia di Fragole" che vi proponiamo integralmente:

"Io non credo nell'amore.
Cioè, di quello universale possiamo pure metterci a parlare, ma quello fra due persone, quello che domani in molti celebreranno a lume di candela per me è un concetto astratto. Astratto e superato.
Credete veramente che esista ancora gente innamorata e magari pure della persona che si tiene accanto?
Per carità.
Ma, poi, diciamocelo una volta per non dircelo mai più: l'amore è una cosa sopravvalutata.
A che serve qualcuno che vi fa balbettare ogni volta che per sbaglio lo incontrate? Qualcuno che quando ci pensate poi vi distraete e vi si attacca il sugo nella pentola, che avete scordato sopra il fuoco: sì, dico a voi, e non c'è proprio niente da sorridere come i deficienti.
Come, come? Sorridete perché siete felici?
Ah, giusto, "c'est l'amour", sì, sì. Poi me lo verrete a dire, non appena i cuoricini che avete sugli occhi saranno caduti.
L'amore rende inetti, questa è la verità.
Incredibile che ancora oggi, nell'era di internet e della libertà sessuale, ci sia chi si lascia fregare da certe fesserie.
Dagli occhi negli occhi, dagli odori, dalle frasi sussurrate, dai gesti eclatanti, dall'illusione dell'essere fatti l'uno per l'altro e più per nessuno.
Follia: addormentarsi con un pensiero e svegliarsi con lo stesso; desiderare la felicità di un altro che, allo stesso tempo, desidera la tua. Fantascienza.
E la frasi romantiche i messaggini le emoj le telefonate "attacchi prima tu, attacco prima io": e basta un po', che se proprio dobbiamo farci venire il diabete ci sfondiamo di Nutella guardando "I Ponti di Madison County". O no?
In fondo, chi ha bisogno dell'amore?
Io, io proprio no."

Foto Copyright: Fabio Fusco