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Il Cremlino ha annunciato che, su ordine del presidente Vladimir Putin, da oggi - sabato 19 aprile – a partire dalle ore 18:00 di Mosca (le 13:00 GMT), tutte le operazioni militari russe verranno sospese in occasione della Pasqua ortodossa. La tregua pasquale durerà fino alle ore 00:00 tra domenica e lunedì.

La decisione, comunicata ufficialmente dall’agenzia Sputnik e confermata dal presidente stesso, è accompagnata dalla speranza che anche la parte ucraina rispetti la tregua e sospenda le ostilità durante il periodo sacro.

"Le nostre truppe dovranno comunque rimanere pronte a rispondere a eventuali provocazioni o violazioni della tregua da parte del nemico", ha specificato il capo del Cremlino, sottolineando come il cessate il fuoco non equivalga a un abbassamento della guardia.

Sul terreno, tuttavia, la situazione resta tesa. Il generale Valery Gerasimov, Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate russe, ha dichiarato che attualmente "tutti e sei i gruppi dell’esercito russo sono impegnati in operazioni offensive su undici fronti differenti". In particolare, nel settore settentrionale, le truppe stanno continuando l’operazione per il controllo della regione di Kursk, dove "la maggior parte del territorio risulta già liberata".

Proseguono le operazioni per "ripulire le aree di Gornal e Oleshnya dalla presenza di unità ucraine", ha affermato Gerasimov, denunciando che l’esercito di Kiev ha concentrato "forze significative in aree limitate della regione di confine". Tentativi di incursione ucraina nella regione russa di Belgorod sarebbero stati respinti.

L’annuncio della tregua pasquale arriva in un momento di particolare tensione sul fronte orientale del conflitto, e rappresenta un raro spiraglio diplomatico in una guerra che continua a consumare vite e territori. Resta da vedere se, e in che misura, anche l’Ucraina risponderà con un cessate il fuoco.