Tu sei qui: Salute e BenessereContinua dibattito su obbligatorietà vaccino anti-Covid. Ippolito (Spallanzani): «Se medici non si vaccinano vanno sospesi»
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 30 dicembre 2020 10:30:35
Il tema del vaccino continua ad occupare il centro del dibattito in Italia. Soprattutto dopo che Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma, ha dichiarato che dovrebbe essere reso obbligatorio per il personale medico e infermieristico.
«Tutti gli operatori sanitari, a partire dai medici, devono vaccinarsi contro il Covid e se non vogliono essere vaccinati devono essere sospesi dal servizio perché, appunto, non possono essere idonei al servizio che svolgono», ha detto senza mezzi termini.
Infatti, sottolinea Ippolito, «ci sono delle categorie professionali che devono essere vaccinate assolutamente; questo per proteggere se stessi ma anche gli altri, per i contatti estesi che le stesse categorie devono avere con la popolazione. Chi non lo accetta non può esercitare quelle determinate professioni».
Per di più, non va dimenticato che medici ed infermieri devono rispettare il Codice deontologico che vieta comportamenti e pratiche considerate "antiscientifiche".
Un altro problema riguarda gli Operatori Socio Sanitari: moltissimi lavoratori delle residenze per anziani non hanno aderito alle prime somministrazioni. Questi ultimi, però, non sono tenuti rispondere a un codice deontologico e non rischiano richiami o sanzioni se hanno posizioni "no vax".
Proprio in merito a questo, in un'intervista a "Il Messaggero" il coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico, Agostino Miozzo, ha proposto che la vaccinazione diventi obbligatoria non solo per medici e infermieri, ma anche per personale sanitario e per chi lavora nelle Residenze sanitarie. «L'obbligo - ha specificato - deve valere non solo per chi assiste gli ospiti, ma pure per chi entra a fare le pulizie. Io andrei anche oltre. Penso a tutte le strutture pubbliche, alle scuole, a chi lavora a contatto con molte persone. La via maestra è quella del convincimento. Ma in un ospedale non ci devono essere tentennamenti: se vuoi lavorare, devi vaccinarti».
Di contro, ci sono posizioni opposte nello stesso ambito medico-specialistico. «Renderei obbligatorio il vaccino anti-Covid solo quando sarà chiarito che la persona vaccinata non è più contagiosa per gli altri, ossia che il vaccino garantisca sia il vaccinato che chi ancora non ha avuto la dose», ha detto all'ANSA il presidente della Consulta di Bioetica Maurizio Mori. «In questa fase - ha aggiunto - bisogna essere duttili, insistere sull'obbligo finirebbe per provocare solo delle alzate di scudi. Questo è un momento in cui serve maggiore chiarezza, far capire alla gente che se il vaccino è sicuro, farlo è nell'interesse sia dell'individuo che della collettività».
Nel frattempo, un medico è stato sanzionato per aver diffuso sul web teorie negazioniste sulla pandemia. Si tratta di Giuseppe Delicati, medico di famiglia con studio a Borgaro, nel Torinese. In un video, il medico aveva infatti sollevato forti dubbi sull'esistenza della pandemia e sull'efficacia del vaccino antinfluenzale, citando fonti non meglio specificate del Pentagono. Dopo l'inchiesta della procura di Ivrea per procurato allarme e la segnalazione all'ordine dei medici, l'Asl ha disposto la sanzione disciplinare che consiste nella riduzione dello stipendio "nella misura del 20% per 5 mesi cinque" a partire dal 31 dicembre.
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