Tu sei qui: PoliticaMarmeeting spostato a Cetara, è bagarre politica a Furore. Sindaco afferma di non saperne nulla e rimette tutto a Varese
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 5 maggio 2021 12:27:20
Intervistato da Lira TV, l'organizzatore Oreste Varese ha dichiarato che il Marmeeting quest'anno si farà a Cetara e non più a Furore, che la ospita dal 1996.
Per questo, nel "Paese dipinto", c’è tensione: non solo la vecchia amministrazione comunale ma anche i cittadini sono dispiaciuti che l’evento di portata internazionale non si tenga più al Fiordo. E a livello politico è scoppiata una vera e propria bagarre.
All'ex sindaco Raffaele Ferraioli, che si indignava per aver perso un’occasione di promozione del territorio, l’Amministrazione comunale retta da Giovanni Milo replica che «nel difficile periodo pandemico che stiamo vivendo, non si sente il bisogno di fare passerelle fini a se stesse, per puro spirito di comparire».
«Continua a rivolgersi ai furoresi! Le facciamo notare che i furoresi le hanno dato il benservito politico alle ultime elezioni del maggio 2019. Non ha ancora digerito che abbiano bocciato i suoi adepti? Se ne faccia una ragione e abbia pazienza», si legge sulla pagina Facebook della lista civica "Insieme per Furore".
Quindi, i motivi del trasferimento a Cetara: «Chiariamo che non abbiamo ricevuto alcun invito dalla RAI a partecipare alla trasmissione per la quale vi state accapigliando. Come in altre circostanze se avessimo ricevuto un invito lo avremmo onorato con piacere. Poi, sa, non abbiamo molto tempo da dedicare alla TV, presi come siamo dalla risoluzione dei numerosi problemi non di poco "conto" che abbiamo ricevuto in eredità. A tal proposito, stiamo preparando la lista al fine di farla conoscere alla popolazione».
Inoltre, puntualizza l’Amministrazione Milo, il Marmeeting «non si tiene più da qualche anno. La causa? Avete chiuso il Fiordo e questa amministrazione l’11 luglio scorso lo ha riaperto ancorché parzialmente. Mi chiedo come mai non ci siate riusciti prima. Abbiamo più volte parlato con il Signor Oreste Varese e con il figlio della possibilità di riedizione dell’evento. Se l’associazione guidata da Varese ritenga di non volere più svolgere la manifestazione a Furore è una decisione unilaterale della quale non abbiamo notizia, ci dogliamo, e che chiediamo eventualmente venga rivista».
Puntuale è giunta la contro-risposta dell’ex Primo Cittadino Ferraioli, che, in primis, respinge «le allucinanti accuse formulate in ordine al mio operato di Sindaco di Furore. Lo "scrittore" dimentica (e d’altra parte gli conviene!) che è da una vita che sono a disposizione sua e di tutti i Furoresi», quindi sottolinea «come lui e i suoi amici continuino a pontificare dall’alto di appena tre voti, arrabattati con sistemi clientelari della peggiore specie».
E si rivolge agli assessori: «I componenti dell’attuale Giunta sono stati miei collaboratori per ben dieci anni. Non hanno mosso un dito per mandare avanti il Comune: mai una proposta, mai un’iniziativa, mai un problema risolto. Queste mezze figure continuano a sputare nel piatto in cui hanno abbondantemente mangiato, criticano il passato e pretendono di far credere che loro non si sono accorti delle malefatte del sottoscritto. Poverini! Erano all’oscuro pur avendo ricevuto dal sottoscritto regolari deleghe mai gestite».
«All’autore dell’esilarante quanto velenosa missiva dico: l’idea del manifesto con l’elenco dei problemi "non di poco conto" che attanagliano il Comune mi piace. Quando parli di me, però, abbi cura di pulirti preventivamente la bocca. Hai fatto alleanza e comunella con la persona che avevi sempre giudicato negativamente. Sei il primo responsabile di questo disastro che sta portando il paese allo sfascio» chiosa Ferraioli.
Dal botta e risposta "velenoso" non è emersa, però, un’informazione importante: il Marmeeting si terrà a Cetara veramente? Se sì, è una decisione provvisoria o legata alla riapertura parziale del Fiordo? Domande alle quali saprà rispondere precisamente soltanto l’organizzatore Varese.
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