Tu sei qui: Flusso di CoscienzaAbbiamo trasformato gli italiani in un popolo di vigliacchi?
Inserito da (admin), venerdì 28 febbraio 2020 08:22:08
Qualcuno ci definisce ancora un popolo di santi, poeti e naviganti? La nostra fede indistruttibile, la consapevolezza delle nostre capacità ci ha reso un popolo di esploratori, colonizzatori ed eroi dalle mille grandi imprese.
Certo che se Paolo Borsellino, la cui storica frase è diventata simbolo di un'italianità che non si piega al malaffare, fosse ancora qui con noi rimarcherebbe con forza la sua filosofia di vita: «Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola».
In Cosa d'Amalfi, dopo la valanga di informazioni che sta mettendo in ginocchio un'intera economia basata sul turismo, è addirittura nato un gruppo Facebook "Curati da tutti i virus, vieni in costiera amalfitana" per rendere visibile al mondo intero la reale situazione, dove si chiede a tutti i cittadini (albergatori, ristoranti, costruttori ecc.) di lanciare un messaggio scrivendo oppure postando dei video della nostra amata terra.
Iniziativa lodevole per contrastare la valanga di informazione negativa innescata dai recenti fatti sul coronavirus (e dagli sciacalli di ogni ordine e grado), che ha raggiunto in pochi giorni già 5mila utenti.
Un articolo invece che ha colpito la nostra attenzione lo ha pubblicato ieri Rolling Stone, a firma di Enrico Dal Buono, che testualmente titola: "Il coronavirus ci ha solo smascherato: siamo una manica di vigliacchi".
All'interno del lungo articolo, che vi invitiamo a leggere integralmente (leggi qui l'articolo originale del Rolling Stone), Dal Buono mette in risalto la pessima figura fatta proprio con la morte: "Sei millenni di storia e siamo ancora delle scimmie impaurite. Paura, paura e basta, ecco che cosa ci fa alzare la mattina: guadagnare per non morire di fame, tenersi stretto qualcuno per non morire di solitudine, e se mi ammalo servono soldi e affetti. Ecco che cosa siamo, bestie impaurite.... Asserragliati nei nostri presenti usa e getta, ripiegati su noi stessi come porcospini nella notte, non ci rimane altro da difendere, senza fedi né ideali, che le nostre piccole sopravvivenze. Niente guerre, niente martiri, niente rivoluzioni, pretendiamo di annoiarci per sempre, di passare le ere geologiche nelle nostre stanzette antisismiche in compagnia di PornHub."
Foto Copyright: Cristina d'Aiello
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