Tu sei qui: Economia e TurismoTicket d'ingresso in Costiera Amalfitana, torniamo sull'argomento: altro giro, altra corsa
Inserito da (admin), mercoledì 2 gennaio 2019 22:01:40
Abbiamo intercettato per primi la notizia sulla manovra finanziaria 2019 inerente il ticket d'ingresso per Venezia, cercando di animare un dibattito e lanciando una provocazione: "con una soluzione analoga, potremmo risolvere i problemi di viabilità in Costa d'Amalfi?"
Immediatamente travisati dalla stampa locale, evidentemente più interessata a qualche click sulle parole chiave che all'informazione come risorsa per cittadini e istituzioni, torniamo sull'argomento sollecitati da un nostro lettore, Giuseppe D'Urso, che non utilizzando Facebook ci ha inviato questo suo commento non privo di ironia:
"Nessuno fa niente ? Quando mai !!!
Vedrete che con la proposta di far pagare l'ingresso in Costiera, vedremo di nuovo Mamme con i carrozzini, bimbi con le bici, tanti che passeggiano per le strade e per fare venire i "Graditi Ospiti" in Costiera e in Penisola, andremo a prenderli con le carrozze trainati dai cavalli.
Basta poco, non è necessario scervellarsi più di tanto; basta che i nostri governanti, nazionali, regionali e locali, quelli votati da noi, mettano le mani nelle tasche dei cittadini e il problema è risolto. Perciò nessuno fa niente, si è in attesa della legge. Oltre ai governanti, pure alcuni residenti e associazioni sono convinti anzi, qualcuno vanta pure profezie.
Poveri noi!!!"
Che il traffico in Costiera Amalfitana sia eccessivo è un dato di fatto.
Che la qualità della vita di residenti e turisti stanziali diminuisca durante la bella stagione è un dato incontrovertibile. La viabilità porta con sè tutta una serie di problemi correlati anche alla sicurezza dei cittadini, immaginiamo un incendio durante un week end o un incidente con dei feriti che necessitano di un pronto intervento.
Si parla da un po' di tempo di ZTL Costiera Amalfitana: l'ipotesi del ticket l'abbiamo lanciata noi come provocazione ma ci potrebbero essere mille altre soluzioni per diminuire il carico (decisamente eccessivo, ndr) che quotidianamente la nostra Statale deve sopportare. Siamo nel 2019 e non abbiamo un servizio di "bike sharing" intercomunale o meglio ancora di "car sharing". Il numero di licenze di taxi e di NCC rispetto alle necessità del territorio è notevolmente inferiore. Concediamo licenze e deroghe ad operatori con Bus turistici che non hanno gli stalli all'interno della Costa d'Amalfi ma sulla carta risultano parcheggiati in costiera. Non c'è un servizio integrato che consenta a chi arriva in treno a Salerno di avere la certezza di trovare un posto su un bus di linea per il nostro territorio, con i poveri passeggeri che si stipano in corriere obsolete della Sita togliendo i già pochi posti disponibili ai residenti.
Vogliamo poi parlare delle politiche turistiche e dei flussi attirati da Sorrento, che di fatto strumentalizza nelle azioni di promozione del loro territorio la vicinanza alla Costa d'Amalfi, promettendo "semplici" escursioni via mare o via terra a Positano, ad Amalfi e a Ravello?
Capitolo a parte meritano poi le navi da crociera ma, senza uscire fuori tema, non andrebbero relegate a problema marginale, visto che un sistema integrato di accoglienza che si rispetti non dovrebbe tralasciare nulla.
Il nostro auspicio è che i nostri amministratori, da Vietri a Positano, passando per i comuni confinanti, che potrebbero giocare un ruolo fondamentale in termini anche di crescita del loro di territorio, si possano sedere ad un tavolo "al più presto" sviluppando un "Piano Marshall" che torni a rendere sostenibile lo sviluppo turistico della Costa d'Amalfi tenendo ben presente che la qualità della vita della popolazione residente è la base da cui partire.
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