Tu sei qui: Economia e TurismoCredito al consumo, First Cisl: "In Italia costi più alti"
Inserito da (Redazione Nazionale), sabato 3 febbraio 2024 18:13:57
Non siamo ancora giunti al pari degli americani che comprano tutto a rate, e con carte di credito, ma anche nel nostro Paese nel corso degli anni è aumentato - e di molto - il ricorso al credito al consumo.
Vuoi per stipendi sempre più bassi, per una nuova cultura del consumo che è cambiata profondamente nel corso degli anni, il credito al consumo si è fatto sempre più strada anche nel nostro Paese, con una 'pecca' non da poco: per accedervi, in Italia, i costi sono più alti ma, nonostante questo, non ne frenano la crescita.
Negli ultimi dodici mesi il ricorso a questa forma di indebitamento è cresciuto da 149,7 a 158,5 miliardi (+9 miliardi, pari al 5,9%), in un contesto in cui i prestiti alle famiglie hanno fatto registrare una contrazione, seppure di lieve entita` (da 593 a 592,6 miliardi, pari al - 0,06%).
È uno studio realizzato da First Cisl con un'analisi realizzata dalla Fondazione Fiba:
"Nell'ultimo anno, a fronte di una diminuzione dei prestiti alle famiglie, il credito al consumo è cresciuto di quasi 9 miliardi. Tra le regioni italiane in testa la Lombardia, in coda la Sardegna. Ma i tassi sono più alti che nel resto d'Europa".
In ogni credito al consumo, va sempre 'tenuto sott'occhio' il Taeg (tasso annuo effettivo globale) ovvero l'indice armonizzato a livello comunitario che nelle operazioni di credito al consumo rappresenta il costo totale del credito a carico del consumatore, comprensivo degli interessi e di tutti gli altri oneri da sostenere per l'utilizzazione del credito stesso.
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Bene, occorre verificare sempre quanto si dovrà restituire alla fine.
Il costo a carico dei consumatori italiani è più accentuato se si tiene in considerazione, appunto il Taeg, che sulle nuove operazioni raggiunge il 10,27% (contro il 6,55% della Francia), con un aggravio rispetto al Tan dell'1,68% (in Francia tale differenziale è dello 0,25%)".
In Italia, rispetto a tutti gli altri in Europa, 'vanta' il Taeg più alto, con gli italiani che fanno ricorso al credito al consumo in misura maggiore: il peso sui prestiti erogati alle famiglie è giunto infatti al 18%, contro una media europea dell'11%.
La corsa al credito al consumo, nel nostro paese, non sembra inoltre risentire dei costi elevati.
Le analisi sui tassi d'interesse effettuate sui dati Bce (al 30 novembre 2023) dimostrano infatti come non solo il credito al consumo sia più caro delle altre forme di finanziamento più tradizionali (il tasso di interesse sulle nuove operazioni è dell'8,59% contro il 4,5% dei mutui e il 6,12% dei prestiti per altre operazioni), ma come i tassi siano più elevati di quelli dell'area dell'euro, a cominciare da Francia e Germania.
Il segretario della First Cisl, Riccardo Colombani:
"La crescita continua del credito al consumo pone dei problemi che la politica e la società non possono ignorare: occorre vigilare contro i rischi di sovraindebitamento".
FONTE FOTO: Foto diJan VašekdaPixabay e Foto diBorko ManigodadaPixabay
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