Tu sei qui: Territorio e AmbienteMaiori, WWF si esprime su depuratore consortile: «Carenze ed omissioni procedurali inammissibili»
Inserito da (Maria Abate), lunedì 13 settembre 2021 16:12:21
Anche il WWF, che da 60 anni porta avanti migliaia di progetti in tutto il mondo per la tutela della biodiversità e una vita in armonia con la natura, si è espresso in merito al depuratore consortile di Maiori.
Secondo il WWF, la scelta di un'opera in un contesto ambientale paesaggistico e culturale quale quello della Costiera Amalfitana andrebbe sempre accompagnata da un'analisi preventiva comparata che invece non sarebbe stata fatta.
«Ipotesi alternative, inizialmente avanzate in particolare dalla Società AUSINO che gestisce nella zona i servizi idrici integrati, sono state sempre negate dai sostenitori del depuratore di Maiori che hanno approcciato la questione quasi fosse l'unica soluzione possibile», dichiara l'organizzazione, che non nega l'utilità di un sistema di depurazione, ma contesta l'approccio metodologico sull'opera, che comporta «interventi di particolare impatto che non solo occorre valutare ma eventualmente evitare qualora fosse dimostrata l'efficacia di altri progetti».
«Purtroppo - scrive il WWF - la vicenda del depuratore di Maiori, al di là di ogni giudizio sull'opera, non ha dimostrato né rapidità né efficacia ed il recente intervento del Ministero della Cultura tramite il Sottosegretario Lucia Bergonzoni (in risposta ad un'interrogazione parlamentare della Deputata Anna Bilotti) certifica carenze ed omissioni procedurali inammissibili dato il tempo in cui si discute dell'opera e dato l'approccio delle Istituzioni locali secondo cui tutto era regolare e quindi a posto».
Il depuratore di Maiori previsto contrasta con le disposizioni del Piano Urbanistico Territoriale che, tra l'altro, per zona 12 prescrive la redazione obbligatoria del Piano particolareggiato. Si tratta di un passaggio formale con un preciso iter deliberativo che deve portare ad una variante del PUT, che il Ministero della Cultura vede come propedeutico rispetto all'eventuale approvazione dell'opera. «Possibile che questa circostanza sia stata così gravemente ignorata dai proponenti l'opera tant'è che si sta procedendo sulla progettazione della stessa senza risolvere questa problematica pregiudiziale?», si chiede il WWF.
«Se davvero s'intende risolvere il problema della depurazione delle acque di quel tratto di Costiera Amalfitana occorre che le amministrazioni locali, ed in particolare il Comune di Maiori, cambino l'approccio sin qui avuto. Per loro stessa garanzia è opportuno che confermino la scelta del depuratore solo a valle di un'analisi comparata che il Comune di Maiori non ha ritenuto di dover fare. Per garanzia di tutti inoltre è indispensabile che le indicazioni del Ministero della Cultura trovino puntuali risposte poiché se il depuratore non è stato realizzato non è certo per la contrarietà di alcuni, quanto per problemi di trasparenza sulle scelte e per procedure non correttamente sino ad oggi seguite», chiosa l'organizzazione.
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