Tu sei qui: Territorio e AmbienteIncendi in Sardegna di origine dolosa: trovati inneschi
Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 7 agosto 2023 21:10:49
Una domenica da incubo per la Sardegna iniziata nella nottata di sabato: un susseguirsi di incendi poi incrementati dal vento e che hanno causato 600 persone evacuate.
Ora, il giorno dopo, la triste scoperta: incendi dolosi.
Quattro persone ferite, centinaia di ettari di territorio divorati dalle fiamme, un migliaio di persone, molte delle quali turisti, terrorizzate dalla furia del fuoco ed evacuate da abitazioni e resort a Posada, sulla costa nord orientale dell'Isola, e Costa Rei, nel sud Sardegna, milioni di euro di danni secondo Coldiretti, Cia e Confartigianato.
Che dietro quell'inferno di fuoco e fiamme ci sia la mano dell'uomo, ne sono convinti gli uomini del corpo forestale che per alcuni incendi divampati nel sud dell'Isola e a Gairo, nel nuorese, hanno individuato alcuni inneschi.
Il resto lo ha fatto la furia del maestrale che nei momenti di maggiore intensità ha raggiunto picchi di 110 chilometri orari, trasformando i vari fronti del fuoco in muri insormontabili. I
Ancora incerta, invece, la natura dell'incendio scoppiato nei centri costieri di Posada e Siniscola dove sono state evacuate almeno 600 persone.
Il sindaco di Posada, Salvatore Ruiu, è convinto che dietro il rogo che ha devastato il suo territorio, lasciando senza acqua potabile per oltre 24 ore tra le 12mila e le 14mila persone, residenti e turisti, per via del potabilizzatore investito dal fuoco, ci sia la mano dell'uomo:
pronto un esposto da presentare in Procura a Nuoro contro ignoti.
Domani il maestrale dovrebbe calare d'intensità e regalare una tregua alla Sardegna consentendo agli investigatori della Forestale di approfondire gli accertamenti.
Il presidente della Regione, Christian Solinas, assicura: "Troveremo i responsabili".
Laura Cadeddu, geologa e presidente della sezione sarda della Società italiana di geologia ambientale, ha le idee chiare:
"Gli incendi attuali sono verosimilmente una manifestazione di appetiti e interessi criminali, come dimostra il fatto che sono tutti, o per la maggior parte, localizzati in settori di elevato valore ambientale e paesaggistico come le zone umide e stagnali".
Intanto proprio nel Decreto Omnibus è stato inserito anche il 'capitolo' contro incendiari:
"Il minimo edittale per chi causa il rogo passa da quattro a sei anni. Se la matrice è colposa, la pena minima è di due anni di reclusione. Viene aumenta "da un terzo alla metà" se "il fatto è commesso al fine di trarne profitto per sé o per altri o con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti all'esecuzione di incarichi o allo svolgimento di servizi nell'ambito della prevenzione e della lotta attiva contro gli incendi boschivi".
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