Tu sei qui: PoliticaStrage di Bologna, bufera su portavoce Regione Lazio: "Non furono Fioravanti e Mambro". Schlein: "Si dimetta"
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 6 agosto 2023 16:31:46
di Norman di Lieto
A 43 anni dalla strage di Bologna, le vittime non hanno pace e, come avevamo sottolineato in un nostro articolo, quello che saltò subito all'occhio di tutti nel giorno della commemorazione dell'attentato alla stazione, erano state le diverse dichiarazioni rilasciate dal Capo dello Stato, Mattarella e dalla premier, Giorgia Meloni.
Mentre il presidente della Repubblica, parlò di attentato di matrice fascista:
"La matrice neofascista della strage è stata accertata nei processi e sono venute alla luce coperture e ignobili depistaggi, cui hanno partecipato associazioni segrete e agenti infedeli di apparati dello Stato...".
Giorgia Meloni, dal canto suo, 'solo di terrorismo':
"Il 2 agosto 1980 il terrorismo ha sferrato all'Italia e al suo popolo uno dei suoi colpi più feroci...".
A gettare benzina sul fuoco arriva il portavoce della Regione Lazio, Marcello De Angelis, che con un post sul proprio profilo Facebook, scrive:
"Il 2 agosto è un giorno molto difficile per chiunque conosca la verità e ami la giustizia, che ogni anno vengono conculcate persino dalle massime autorità dello Stato (e mi assumo fieramente la responsabilità di quanto ho scritto e sono pronto ad affrontarne le conseguenze).
La differenza tra una persona d'onore e uno che non vale niente è il rifiuto di aderire a versioni di comodo quando invece si conosce la verità. E accettare la bugia perché così si può vivere più comodi... so per certo che con la strage di Bologna non c'entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini.
Non è un'opinione: io lo so con assoluta certezza. E in realtà lo sanno tutti: giornalisti, magistrati e "cariche istituzionali".E se io dico la verità, loro - ahimè - mentono.
Ma come i martiri cristiani io non accetterò mai di rinnegare la verità per salvarmi dai leoni.
Posso dimostrare a chiunque abbia un'intelligenza media e un minimo di onestà intellettuale che Fioravanti, Mambro e Ciavardini non c'entrano nulla con la strage...".
Subito arrivano le richieste di dimissioni da tutte le parti politiche dell'opposizione, su tutte, quella della segretaria del Pd, Elly Schlein:
"Lo abbiamo detto in piazza di fronte alla stazione solo qualche giorno fa, il 2 agosto - ricorda Schlein - in occasione dell'anniversario della strage di Bologna: non accettiamo ulteriori depistaggi e tentativi di riscrivere la storia, negando le evidenze processuali per cui l'associazione dei familiari delle vittime si è tanto battuta e la Procura di Bologna e le forze dell'ordine hanno lavorato in questi anni. Tantomeno se questi tentativi ignobili arrivano dal portavoce del Presidente della Regione Lazio".
Non è da meno la reazione del presidente del Pd, Stefano Bonaccini che sul proprio profilo Facebook, dichiara:
"Ignobile e bugiardo. Venga a dirle a Bologna queste cose. Guardando negli occhi i famigliari delle vittime della strage fascista del due agosto".
Fonte foto: Commons Wikimedia e Commons
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