Tu sei qui: PoliticaSi annuncia un Natale blindato, stasera la diretta di Conte. Campania verso zona arancione, De Luca: «Zonizzazione inefficace»
Inserito da (Maria Abate), giovedì 3 dicembre 2020 15:38:52
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato, nella tarda serata di ieri, il decreto legge sugli spostamenti che conferma la stretta del governo sulle festività varato ieri dal Consiglio dei ministri. Intanto, prosegue il lavoro sulla bozza del dpcm con le misure che saranno in vigore dal 4 dicembre. Si attende la firma del Premier Giuseppe Conte che stasera, alle 20.15, parlerà in diretta tv da Palazzo Chigi.
Natale e Capodanno "blindati" dentro i confini comunali e, dal 21 dicembre al 6 gennaio, blocco degli spostamenti tra le Regioni e divieto di raggiungere le seconde case. Il decreto legge Covid conferma la stretta del governo sulle festività, per fare scudo a una possibile terza ondata. Mentre in Cdm, dopo una animata discussione, si decide di confermare lo stop alle lezioni in presenza alle superiori fino al 7 gennaio.
È confermato il sistema in tre fasce di rischio. Con coprifuoco in tutta Italia alle 22 e ristoranti chiusi in zona gialla alle 18. Poi nei venti giorni tra Natale e l'Epifania nessun ammorbidimento: anzi, i blocchi cresceranno, le misure si faranno ovunque più rigide.
Nel frattempo, in Campania, come dimostrano i bollettini giornalieri dell'Unità di Crisi, la curva epidemiologica si abbassa e venerdì il ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base del monitoraggio settimanale, potrebbe - come annuncia il quotidiano "Il Mattino" - spostarla in zona arancione. L'indice di contagiosità Rt, infatti, attualmente è attestato a circa 0,7, ossia sotto la soglia dell'1.
Una probabilità che al governatore Vincenzo De Luca non piace. «La Campania aveva chiesto a ottobre di istituire con una scelta rigorosa una zona rossa per tutta l'Italia, avrebbe evitato divisioni tra territori e una tale confusione di decreti e controdecreti. Se lo chiedete a me che cosa prevede l'ultimo Dpcm non ve lo so dire. Mi sono stancato di inseguire decreti e sottodecreti», ha detto nel corso del suo intervento al consiglio della Cisl.
«Serve una battaglia - ha detto - per difendere la Campania da una guerra politico-mediatica infame, messa in piedi con un sintomo di razzismo antinapoletano e antimeridionale latente ma che ha anche obiettivi di politica politicante. In più ci sono Regioni che comunicano al ministero un numero di terapie intensive rigonfiato, mentre la Campania comunica numeri precisi, abbiamo anche chiesto al ministero i numeri veri delle terapie intensive disponibili, nessuno ci ha risposto mai. Non dico che noi viviamo in serenità, anche qui c'è il Covid, ma non sono disponibile ad accettare strumentalizzazioni politiche, perché la zonizzazione si è ridotta a questo, alla diplomazia politicante».
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