Tu sei qui: PoliticaSciopero, è scontro tra Salvini e Landini dopo precettazione. Bombardieri: "Motivi privi di fondamento"
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 15 novembre 2023 21:24:24
di Norman di Lieto
"Attacca il diritto di sciopero" la dichiarazione del Segretario generale contro il leader della Lega che a sua volta aveva dichiarato:
"Non possiamo fermare il Paese per i capricci di Landini".
Un botta e risposta in cui, in un primo momento, sembrava si defilasse Giorgia Meloni.
A onor del vero, le accuse che vengono rivolte contro i sindacati sono conosciute:
"Scioperano di venerdì per fare il week end lungo".
Intanto oggi si è arrivati ad un compromesso: lo Sciopero dei trasporti di venerdì prossimo, 17 novembre, sarà ridotto da 8 a 4 ore.
Salvini ha firmato la precettazione con Cgil e Uil che decidono di attenersi all'ordinanza per "tutelare" i lavoratori e non esporli al rischio di sanzioni, economiche e penali.
Ma i segretari generali Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri, rispettivamente di Cgil e Uil (con la Cisl ancora una volta che si è sfilata dalla manifestazione unitaria, Ndr) pensano comunque di impugnare il provvedimento.
E se, come detto, la premier sembrava si fosse defilata nello scontro e dopo essere stata chiamata in causa dagli stessi sindacati, è intervenuta, dichiarando :
"La scelta della precettazione non è politica ed è stata assolutamente condivisa".
Senza dimenticare il parere da cià che indicava la commissione di garanzia che a detta della stessa Meloni è: "un'authority indipendente".
Il motivo del contendere non è solo il diritto di sciopero ma anche i diritti dei cittadini utenti ad usufruire dei servizi pubblici.
Salvini si dice "soddisfatto" per la riduzione dello Sciopero dei trasporti:
"Hanno vinto il buonsenso, i lavoratori e i cittadini".
E ripete che non è messo in discussione il diritto allo Sciopero.
Non la pensano così i leader di Cgil e Uil con Landini che lo definisce un atto "grave" che non è "mai successo prima".
Non è da meno il leader della Uil, Bombardieri che lo definisce:
"Un atto di squadrismo istituzionale a cui risponderemo con la partecipazione ad una grande manifestazione".
Lo Sciopero resta di 8 ore per il pubblico impiego, la scuola, la sanità, le poste, a livello nazionale e per le regioni del Centro; di 4 ore per bus e metro, treni e traghetti.
Un provvedimento contro cui potrebbero presentare un ricorso:
"Le motivazioni della precettazione secondo noi sono prive di fondamento. Stiamo verificando se ci sono le condizioni e se valuteremo opportuno impugnare il testo", spiega il leader della Uil.
"Stiamo valutando tutti gli spazi possibili su cui agire, le motivazioni sono fuori dalla legge 146" sullo Sciopero nei servizi pubblici essenziali", aggiunge il numero uno della Cgil.
Come detto, manca delle tre sigle confederali, la Cisl che non segue - e da tempo - Cgil e Uil che invece manifesterà, sabato 25 novembre.
Parla di Sciopero "sbagliato" in questa fase e richiama il "rispetto" delle regole il segretario generale Luigi Sbarra.
Colpisce davvero questa distanza tra la Cisl, sempre più defilata dall'asse che sembra inscindibile tra Cgil e Uil nella speranza che questa divisione non sia critica più che per le stesse organizzazioni, ma per gli stessi lavoratori.
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