Tu sei qui: PoliticaRivelazioni Washington Post, Nord Stream fu sabotato da Ucraina
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 12 novembre 2023 11:40:43
C'era già stata un'inchiesta dove erano emersi sospetti sull'Ucraina in relazione al sabotaggio del Nord Stream.
Secondo quanto riferito da funzionari ucraini ed europei, il colonnello pluridecorato di 48 anni ha svolto un ruolo centrale nel bombardamento del gasdotto Nord Stream a settembre dell'anno scorso.
A rivelarlo è il Washington Post, dove viene scritto come il militare abbia gestito la logistica e il supporto ad un team di circa sei persone che, affittando una barca a vela e utilizzando attrezzature per sub, ha piazzato l'esplosivo sotto al gasdotto.
L'attacco ha causato enormi perdite nei gasdotti Nord Stream 1 e 2, che corrono dalla Russia alla Germania sotto il Mar Baltico, lasciando intatto solo uno dei quattro collegamenti della rete.
Chervinsky non ha agito ne' pianificato l'operazione da solo, riferiscono le fonti, ma ha preso ordini da funzionari ucraini sotto la guida diretta del generale Valery Zaluzhny, il comandante in capo delle forze armate di Kiev.
Ora sono proprio gli alleati occidentali di Kiev, per la prima volta, ad accusare l'esercito ucraino di essere direttamente responsabile del sabotaggio al gasdotto Nord Stream.
Un'azione che ha provocato enormi perdite ai due gasdotti (l'1 e il 2) che corrono dalla Russia alla Germania sotto il Mar Baltico, lasciando intatto solo uno dei quattro collegamenti della rete.
Di quel sabotaggio Kiev e Mosca si sono sempre accusate a vicenda, con il Cremlino che accusò anche Londra, ma negli ultimi mesi i media americani hanno fatto filtrare sempre più i sospetti di una responsabilità degli ucraini.
La rivelazione del Washington Post è arrivata nel giorno in cui la capitale ucraina è tornata ad essere presa di mira dai missili russi.
Raid, senza vittime o danni, coincisi con le celebrazioni per il primo anniversario della riconquista ucraina di Kherson, città del sud del Paese che Zelensky ha definito "sinonimo di speranza" per la liberazione dalle truppe occupanti.
Invece la Russia, che da tempo si è scoperta vulnerabile con gli attacchi dei droni ucraini fino a Mosca, continua a subire sabotaggi in profondità sul suo territorio.
Diciannove vagoni di un treno merci sono deragliati nella regione di Ryazan, 200 chilometri a sud-est della capitale, per quello che secondo il Comitato investigativo è stato un atto di "terrorismo" compiuto facendo esplodere un ordigno improvvisato.
I riflettori - se non del tutto spenti - sul conflitto Ucraina-Russia si (ri)accendono ad intermittenza da queste parti ma, anche qui, occorre trovare al più presto una soluzione evitando di portare avanti - per inerzia - un conflitto tra i due Paesi che procede, per dirla alla Meloni 'stancamente'.
NdL
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