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"Nel vertice di venerdì è emerso che il sogno quirinalizio di Berlusconi non ha i numeri". Sono le parole di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, in un’intervista al Corriere della Sera parlando di chi sarebbe disposto a sostenere per l’elezione del Presidente della Repubblica, prevista per lunedì 24 gennaio.

Nella stessa intervista, Renzi ha parlato della possibilità che a succedere a Mattarella sia l’attuale presidente del Consiglio, Mario Draghi. "Draghi a Chigi è una garanzia per il Paese nell’anno di legislatura che ci rimane", mentre al Quirinale "garantisce l’Italia, per sette anni. Sono entrambe buone soluzioni", ma "se andrà al Quirinale dovrà esserci un accordo politico contestuale sul governo". E un governo dei leader se Draghi va al Colle "non è probabile ma ha un senso", dice il leader di Italia Viva.

Rispetto alla proposta di Matteo Salvini di allargare il Governo ai leader di partito, Renzi aggiunge che "può avere un senso coinvolgere le prime linee dei partiti. Ho l’impressione - aggiunge però - che Salvini debba decidersi. Talvolta sembra voler uscire dalla maggioranza, lasciando spazio al cosiddetto governo Ursula. Talvolta sembra volersi immolare su Berlusconi, facendosi del male e facendolo anche al Cavaliere e al centrodestra. L’elezione del presidente della Repubblica è una partita seria, una finale di Champions, non un’amichevole precampionato. Ci sono leader che sul Quirinale si sono bruciati e hanno perso ogni credibilità: pensi a quel che ha combinato Bersani in quella scriteriata gestione del 2013".

Foto: Matteo Renzi

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