Tu sei qui: PoliticaPalermo, commemorazione a 31 anni dalla strage di Via D'Amelio. Mattarella: "Combattere zone grigie"
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 19 luglio 2023 21:58:23
di Norman di Lieto
E sono trascorsi 31 anni da quell'esplosione in via D'Amelio a Palermo quando il magistrato Paolo Borsellino - già provato per la morte dell'amico fraterno e collega Giovanni Falcone - come ogni domenica si stava recando a pranzo dalla madre.
Un'esplosione proveniente da un'auto parcheggiata lì vicino uccise il magistrato simbolo della lotta alla mafia insieme a Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
L'unico a salvarsi dalla strage fu l'agente Antonino Vullo, che al momento dell'esplosione stava parcheggiando una delle auto della scorta (ricorda un pò il miracolo dell'autista di Giovanni Falcone che in auto con il magistrato e la moglie Francesca Morvillo si salvò miracolosamente dall'attentato di Capaci).
Oggi si sono tenute le celebrazioni a Palermo in ricordo di Paolo Borsellino e della sua scorta, sotto l'egida delle parole del capo dello Stato.
Manfredi Borsellino, figlio del magistrato, ha partecipato alla cerimonia nella caserma Lungaro donando alla premier Giorgia Meloni - che aveva deposto una corona sulla lapide dedicata ai poliziotti uccisi - un ritratto del padre, ringraziandola per la presenza. Salvatore, fratello di Paolo, ha parlato in via D'Amelio assicurando: "Mai nessuna delle personalità salirà su questo palco".
Lucia e Fiammetta, le due figlie del giudice, non erano a Palermo.
Ma al di là dei toni, la tensione tanto temuta alla vigilia non c'è stata: Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein, entrambe in città, non si sono incrociate.
Il primo dei due cortei, quello con lo slogan 'Basta Stato-Mafia' organizzato dalla Cgil e dalle Agende rosse assieme a una ventina di altre associazioni e movimenti di sinistra, si è svolto senza alcun problema. E in serata la tradizionale fiaccolata della destra fino al luogo dell'attentato è stato il sigillo a questo 31esimo anniversario.
Ad aprirlo, in mattinata, sono state le parole nette del Capo dello Stato Sergio Mattarella:
"La Repubblica si inchina alla memoria di PaoloBorsellino, magistrato di straordinario valore e coraggio, e degli agenti della sua scorta. Il loro esempio - riflette il presidente della Repubblica citando anche Giovanni Falcone - ci invita a vincere l'indifferenza, a combattere le zone grigie della complicità con la stessa fermezza con cui si contrasta l'illegalità, a costruire solidarietà e cultura dove invece le mafie puntano a instillare paura".
Niente fiaccolata serale e solo l'ufficialità per la premier, con l'obiettivo di non creare altre polemiche dopo quelle della vigilia.
Meloni che dopo avere deposto la corona in caserma ha visitato le tombe di Borsellino e Falcone e poi ha presieduto il Comitato per l'ordine e la sicurezza, alla presenza del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi.
"Siamo convinti che la battaglia contro la mafia si possa vincere - ha affermato - Lo Stato ha inferto in questi mesi colpi importantissimi contro la criminalità organizzata.
Continuo a fare il mio lavoro con le persone che in buona fede ce la mettono tutta per cercare di fare vincere lo Stato. E non mi pare che ci sia stata alcuna forma di allentamento in tema di lotta alla criminalità organizzata, anzi", ha aggiunto.
Fonte foto: pagina Facebook Giorgia Meloni e pagina Facebook Elly Schlein
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