Tu sei qui: PoliticaBiella, sparo alla festa di Capodanno con sottosegretario Delmastro
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 2 gennaio 2024 12:25:42
di Norman di Lieto
Una vicenda che ha dell'incredibile e che vede protagonista durante la festa di Capodanno alla pro Loco di Rosazza in provincia di Biella - suo malgrado - il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro di Fratelli d'Italia.
E non solo: dall'altra parte, invece, c'è il ruolo nella vicenda del deputato di Fratelli d'Italia, Emanuele Pozzolo, titolare della licenza di porto d'armi e dalla cui arma, regolarmente detenuta, è partito il colpo che ha ferito alla gamba un uomo di 31 anni.
Il ferito è il genero di un uomo della scorta proprio del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.
Il deputato Pozzolo ha subito dichiarato che la pistola era di sua proprietà ma che il colpo accidentale non è stato da lui provocato.
Sulle dinamiche sta indagando la procura di Biella che starebbe svolgendo gli accertamenti, insieme ai carabinieri, su quanto avvenuto la scorsa notte.
L'episodio si è verificato durante una serata di festeggiamenti per il Capodanno alla presenza del sottosegretario Andrea Delmastro: Pozzolo, che invece aveva atteso l'arrivo del 2024 in casa con la famiglia, sempre in paese, era passato per un saluto.
La sindaca di Rosazza è Francesca Delmaestro, sorella del sottosegretario.
Il deputato di Fratelli d'Italia, Pozzolo ha dichiarato:
"In merito all'incidente accaduto la notte di Capodanno nella sede della Pro Loco di Rosazza, confermo che il colpo di pistola - da me detenuta regolarmente - che ha ferito uno dei partecipanti alla festa è partito accidentalmente, ma non sono stato io a sparare".
L'arma da quanto si apprende sarebbe una North american arms LR22: una "mini-pistola".
Sui siti specializzati si legge infatti che è una delle armi che ha il record in termini di miniaturizzazione per un revolver. Un revolver quindi di piccole dimensioni - si legge sempre online - "con massima occultabilità adatto come seconda arma o arma da 'borsetta' per chi desidera avere una sicurezza in più".
Rosazza, luogo dell'incidente, è un paese dell'Alta Valle Cervo che conta meno di cento residenti e che i promoter turistici amano presentare come "uno dei borghi più misteriosi d'Italia": merito di certe vere o presunte influenze esoteriche e massoniche nelle architetture volute, secondo la tradizione, da un illustre cittadino del passato, Federico Rosazza, senatore del Regno d'Italia e membro della Giovane Italia mazziniana.
Per la festa, cui era presente anche il componente del governo insieme al suo seguito, erano stati presi in affitto i locali della Pro Loco.
Emanuele Pozzolo, 38 anni, è originario di Vercelli: da quel che risulta, aveva con sé il suo mini-revolver che ha deciso di mostrare alle persone con cui si stava intrattenendo: l'arma passando di mano in mano, ad un certo punto, ha esploso un colpo che ha raggiunto alla gamba uno dei presenti; il marito della figlia di un agente della scorta assegnata a Delmastro.
Lo stesso Delmastro in un'intervista sul Corriere della Sera di oggi, precisa:
"Non ero presente, perché ero fuori, nel piazzale, a ritirare alcune borse con dei prodotti alimentari che ci eravamo divisi.
Al rientro mi hanno raccontato tutto. Mi sono sincerato che fossero stati chiamati i soccorsi. La mia scorta mi ha consigliato di andare, ma non correvo alcun pericolo e sono rimasto. Per fortuna il ragazzo se l'è cavata con una decina di giorni di prognosi. Ma la vicenda poteva avere un altro risvolto.
Vorrò sentire la ricostruzione di Pozzolo, che abbia sparato o no la pistola appartiene a lui. Non mi sono accorto di nulla. Era l'una passata, la festa era finita. Quando sono rientrato ho sentito la moglie del mio agente urlare. Poi mi hanno raccontato che era partito un colpo di pistola. Ho scoperto dopo che la pistola era di Pozzolo.
Alla festa c'erano dei bambini, potevano farsi male.
E, poi, la presa di distanza di Delmastro dal 'collega' di partito, Pozzolo:
"Io sono basito. Gli ho detto di venire, ma mai avrei immaginato che portasse una pistola. E poi poteva andare in ventimila posti e invece è venuto proprio lì... Se l'avessi immaginato gli avrei detto di non venire".
Nessun Capodanno insieme dunque chiede il giornalista del Corriere della Sera:
"Per niente. Lui ha solo chiesto se poteva venire dopo, e infatti è arrivato verso mezzanotte e mezza, forse un quarto all'una, quando Capodanno era già passato, non ha fatto il brindisi con noi. E su Facebook ci sono le foto di lui che festeggia con la sua famiglia", sottolinea Delmastro che alla domanda del giornalista se girasse armato, risponde:
"Ma sta scherzando? Nessuno della mia famiglia ha mai avuto un'arma perché io ho il terrore delle armi".
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