Tu sei qui: PoliticaA Sorrento consiglio comunale a rischio: ieri presentato ricorso al TAR per incandidabilità di Fiorentino /LA VICENDA
Inserito da (Maria Abate), giovedì 10 dicembre 2020 11:01:10
Ieri mattina, è stato presentato il ricorso al TAR per chiedere di invalidare le scorse amministrative che hanno portato alla vittoria dell’attuale Sindaco Massimo Coppola.
Ad annunciarlo è stato il dottor Bruno Morelli a "Il Talepiano", con una lunga in cui viene minuziosamente ricostruita l’intera vicenda.
Morelli, infatti, il 6 ottobre scorso inviò un «esposto alla Commissione Elettorale Circondariale, alla Prefettura di Napoli e al Ministero degli Interni, che denunciava la sussistenza di una causa ostativa alla candidatura di Marco Fiorentino, non rilevata dagli organi deputati al controllo delle candidature».
Un’iniziativa, osserva Morelli, che «sebbene chiaramente destinata a destare un notevole clamore, non fosse altro per la notorietà del personaggio coinvolto, è stata inizialmente accolta con grande scetticismo e incredulità da parte di tutti».
Bruno Morelli, infatti, è il figlio di Claudia Fattorusso Morelli nonché cognato di Teresa Reale, le due vittime del crollo di una gru in piazza Sant’Antonino il primo maggio 2007. Una tragedia che causò la condanna di Marco Fiorentino, all’epoca sindaco di Sorrento, ad un anno e sei mesi per omicidio colposo, ma che non si è ancora definitivamente conclusa sul piano civile essendo ancora pendenti alcuni ricorsi.
«Eppure, doveva risultare evidente a tutti - afferma Morelli - quanto fosse poco giustificabile l’inopinata mancata rilevazione della causa ostativa alla candidatura di Fiorentino, considerate le note e complesse vicende giudiziarie che lo avevano visto coinvolto insieme al Comune di Sorrento. La sentenza penale di condanna che lo ha reso incandidabile, infatti, oltre ad essere citata nel suo certificato giudiziale pubblicato sul sito del Comune, era stata anche riportata, con dovizia di riferimenti, in un manifesto pubblico che, insieme ai miei familiari, decidemmo di far affiggere sui muri della città una settimana prima del giorno fissato per le votazioni».
E aggiunge: «Altrettanto inquietante doveva risultare anche il fatto che, malgrado il passaggio in giudicato della sentenza di condanna definitiva di Fiorentino risalisse al 17 febbraio 2017, egli era riuscito a rimanere in Consiglio Comunale ancora per circa due anni per poi essere dichiarato decaduto a gennaio 2019 per altra causa. Non potendosi, peraltro, minimamente dubitare che il PM del Tribunale di Torre Annunziata abbia dato immediata comunicazione della condanna inflitta al nominativo in questione all’Organo Consiliare e al Prefetto ai sensi dell’art 10, comma 4, del D. Lgs 235/2012».
«Dunque, mi sarei aspettato, data la rilevanza dei temi e le indesiderate conseguenze del caso sollevato che, quanto meno gli attori più direttamente coinvolti, sentissero l’obbligo di intervenire pubblicamente per illustrare in modo chiaro e netto il proprio pensiero e la posizione che intendevano assumere sulla vicenda. Invece, almeno per le prime due settimane ci fu un silenzio "assordante"», osserva.
Soltanto Fiorentino intervenne nel dibattito pubblico respingendo categoricamente l’ipotesi avanzata da Morelli e richiamandosi alle prescrizioni della legge "Severino" che non contemplerebbe tale situazione di incandidabilità.
Comunque, a insediamento comunale avvenuto, nei giorni immediatamente successivi alla mancata proclamazione di Fiorentino, Morelli ha reso pubblica una proposta «che sostanzialmente mirava, almeno, a conferire un’apparenza di regolarità e legittimazione al Consiglio Comunale e alla Giunta, escludendo gli eletti nelle liste collegate a Fiorentino e facendo dimettere gli assessori nominati, concordati o condivisi con l’ex sindaco. La mia ipotesi è stata, però, subito "bollata" come un ultimatum alla maggioranza».
Pertanto, ieri, «con i miei pochi amici abbiamo scelto di mantenere la nostra modestissima opinione e ispirandoci ai principi sopra richiamati per ricostruire un corretto svolgimento della competizione elettorale, unico mezzo per assicurare l’eguale e libera espressione del voto, abbiamo deciso stamane di depositare il ricorso al TAR per far dichiarare la nullità delle recenti elezioni comunali».
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