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«Noi oggi celebriamo la Virgo come patrona e dichiariamo che fa parte della nostra identità assumerci delle responsabilità, non vogliamo essere rinunciatari», perché «siamo convinti che la sicurezza di una famiglia o di un popolo passa anche da noi, dall'attenzione che prestiamo quando siamo in un servizio di pattuglia, dalla nostra gentilezza mentre vi accogliamo nelle nostre caserme, dalla nostra competenza mentre tentiamo di risolvere i vostri problemi».

A dirlo è stato, ieri, 21 novembre, il capitano della Compagnia dei Carabinieri di Amalfi, Alessandro Bonsignore, durante la cerimonia in onore della Virgo Fidelis, officiata da Monsignor Orazio Soricelli nella Cattedrale di Sant'Andrea Apostolo.

Infatti, come la Vergine Maria mantenne la fiducia nella resurrezione del figlio Gesù, così i Carabinieri sono chiamati a non perdere la fiducia in una società migliore, a fare tutto quanto è in loro potere per renderla più coesa e capace di trasmettere valori positivi alle prossime generazioni.

«La pandemia ha lasciato molte cicatrici: disagio giovanile, accentuazione dell'individualismo. Le Istituzioni tutte, come pure l'Arma, hanno il compito di stare vicino alla comunità. Noi Carabinieri vogliamo trasmettere speranza soprattutto a voi ragazzi, che siete il nostro futuro. C'è abbastanza luce per sperare e abbastanza buio per disperare, ma non dobbiamo lasciarci rubare la speranza», ha detto il Capitano, che ha concluso il suo intervento con un tributo a Giulia Cecchettin, l'ennesima vittima di femminicidio in Italia.

Dopo la cerimonia, un rinfresco con brindisi e taglio della torta, realizzata magistralmente dalla Pasticceria Gambardella, nel Salone Morelli del Comune di Amalfi.