Tu sei qui: CulturaFesta del Cinema, Pennac: "Maradona capro espiatorio come Maulassène"
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 16 ottobre 2022 17:40:19
Per chi ama lo scrittore francese Daniel Pennac sentirlo raccontare oggi al Festival del Cinema di Roma del suo personaggio Benjamin Maulassène e del quartiere parigino di Belleville dove il famoso 'ciclo' è ambientato, deve essere stato senz'altro qualcosa di sublime. Risulta difficile però, anche per i più 'temerari' provare a fare un parallelo con il grande fuoriclasse argentino Diego Armando Maradona e Villa Fiorito, dove è nato il Pibe de Oro. Oppure Fuorigrotta dove le gesta del campione ancora risultano indelebili agli occhi dei tifosi, quando militava nelle fila del Napoli.
Eppure l'impensabile è accaduto oggi durante la presentazione di "Daniel Pennac: ho visto Maradona!", il documentario girato da Ximo Solano con la partecipazione straordinaria di Maurizio De Giovanni, Roberto Saviano e Luciano Ferrara, presentato oggi alla Festa del cinema di Roma da Feltrinelli Real Cinema (sarà poi su Sky Arte e in streaming su Now) e che ha visto lo scrittore francese raccontare il senso di questo documentario e di questo originale 'parallelismo' tra i due 'eroi'.
Sostanzialmente il documentario ti mette davanti ad una sorta di ibrido che mescola teatro e cinema, un viaggio dentro la Napoli di Maradona, persino un musical dove anziane signore della Sanità si affacciano alla finestra per cantare 'ho visto Maradona ho visto Maradona'. E poi le tre firme: Ferrara che è l'autore della fotografia storica di Diego che sale per la prima volta gli scalini dello stadio San Paolo, il 5 luglio del 1984, e poi De Giovanni e Saviano.
"Non un film su Maradona o sul suo mito ma sull'effetto Maradona sulle persone, quel legame viscerale incredibile, quasi una magia", ha proseguito Pennac.
Dopo tutto questo viaggio ora cosa ne pensa di Diego?
"Il calcio mi era del tutto estraneo come dicevo, ma vedere all'opera Maradona mi ha fatto ricredere, lui è poesia e coreografia, è la Pina Bausch del calcio - ha proseguito all'ANSA - e la cosa interessante è che non aveva certo il Phisique du role del danzatore, era tracagnotto, più largo che lungo eppure con un pallone tra i piedi si trasformava in un danzatore. Un miracolo assoluto, una reincarnazione poetica. Da allora mi capita di guardare partite in TV, io che non ne avevo vista una, ma nessuno mi sembra somigli a lui".
Maradona e Maulassène, così diversi e così uguali?
Fonte foto: Commons Wikimedia e Flickr
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