Tu sei qui: CronacaPresunta aggressione al Garage Mandara di Positano
Inserito da (Admin), sabato 30 luglio 2022 19:49:37
Un gruppo di turisti nord europei, alcuni dei quali con tratti orientali, sarebbero stati insultati e aggrediti nel Garage Mandara di Positano. Per una delle due donne del gruppo sarebbe stato necessario l'intervento dei sanitari che avrebbero refertato ferite guaribili in sette giorni; per altri due escoriazioni ma senza necessità di cure mediche.
La vicenda è stata raccontata dall'avvocato di parte, Massimiliano Alosco, a cui i turisti si sono rivolti.
L'aggressione, che avrebbe risvolti razzisti, si sarebbe verificata nel primo pomeriggio del 26 luglio. Secondo la versione dei cinque turisti, arrivati al parcheggio per riprendere le loro auto, qui sarebbero stati prima insultati ("Se non conosci l'italiano non venire qui", "Togliti dal c... marocchino"), poi addirittura aggrediti.
"Si sono accaniti contro una delle donne tra noi" hanno riferito al legale i turisti di origine belga. Nel referto in possesso dell'avvocato Alosco è scritto che la donna "riferisce aggressione da parte di persona sconosciuta ma che lei riesce ad identificare". La diagnosi parla di "Ferita lacero contusa del naso e trauma cranico" e "altre ferite della faccia, sito non specificato, senza menzione di complicazioni".
La paziente ha rifiutato "Tac cranio, ulteriori accertamenti ed eventuale ricovero".
"Le vittime dell'aggressione - conclude l'avvocato - hanno riferito che nel parcheggio c'è un impianto di videosorveglianza interno. La speranza è che quei filmati siano ancora disponibili".
Di tutt'altro avviso il legale del Parcheggio Mandara, l'avvocato Agostino Amendola, che questa mattina ha inviato una nota all'ANSA: 'La ditta Mandara si vede costretta ad offrire le opportune precisazioni a seguito delle sorprendenti notizie apparse con le quale si da conto di una inverosimile aggressione a sfondo razzista a danno di malcapitati turisti stranieri e perpetrata dai dipendenti della società, che sarebbero ricorsi anche alle vie di fatto procurando loro lesioni personali''.
Per il legale ''l'arbitraria e unilaterale ricostruzione dei fatti contrasta con quanto realmente accaduto e tanto impone di replicare con fermezza alle infamanti accuse di razzismo rivolte gratuitamente alla mia assistita."
L'avvocato Amendola spiega come "un gruppo di turisti di nazionalità belga, alcuni dei quali di origine orientale, avendo necessità di custodire i loro veicoli per la durata di un'escursione nella nostra bella cittadina, decidevano di avvalersi dei servizi della ditta Mandara esercente la nota attività di parcheggio nel centro di Positano le cui tariffe, come è noto, sono esposte in modo chiaro e visibile sia all'interno che all'esterno dell'immobile. Al momento del ritiro dei veicoli - è la ricostruzione fornita dal legale - il personale addetto alla cassa, comunicato il corrispettivo per la custodia, con grande stupore si vedeva contestare immotivatamente dai cinque turisti il prezzo richiesto i quali, erroneamente convinti di essere rimasti vittima di un raggiro, non mancavano, dopo aver pagato, di rivolgere loro l'epiteto di 'ladri'. Ancora, con fare provocatorio e indisponente e con il chiaro intento di intralciare l'uscita e l'ingresso in garage degli altri veicoli, i cosiddetti turisti decidevano arbitrariamente di stazionare sulla rampa di accesso in attesa della restituzione dei loro veicoli nonostante fossero stati invitati a spostarsi in un altro luogo. All'ennesimo invito dell'addetto al garage di liberare la rampa, rivolto loro dapprima in lingua italiana e poi in quella inglese, il gruppo dei cinque turisti, che si era espresso in precedenza presso la cassa appunto in lingua inglese, faceva intendere di non capire quanto venisse loro riferito perché capace di comprendere solo la lingua francese. Anzi, occupando sempre la rampa, pretendevano in quanto turisti belgi di lingua francese che ci si rivolgesse loro in tale idioma. L'atteggiamento provocatorio e di sfida assunto dai cinque - aggiunge il legale - sfociava in un'accesa discussione al culmine della quale un dipendente della ditta mia assistita veniva raggiunto da un violento colpo, tanto da dover ricorrere alle cure del pronto soccorso".
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