Tu sei qui: CronacaMaiori, grande partecipazione a protesta contro depuratore. Da cittadini e politici l'invito a Capone a cambiare idea /FOTO
Inserito da (Maria Abate), domenica 11 aprile 2021 11:57:14
Oggi, 11 aprile, con lo slogan "Maiori chiama chi ama Maiori", il Comitato Tuteliamo la Costiera Amalfitana, i cittadini, i rappresentanti politici, gli enti e le associazioni si sono riuniti a Maiori, nel rispetto del distanziamento sociale, per protestare contro il depuratore consortile, "calato dall'alto" contro la volontà di quella che sembra essere la maggioranza della popolazione.
«In consiglio la discussione si è fermata al 2017 e intanto il progetto è andato avanti ed è cambiato. Vi chiedo di ascoltare e giudicare seriamente ciò che sta succedendo, di partecipare. Le grandi opere si fanno, si devono fare è giusto, bisogna evolversi. Ma con coscienza e lungimiranza. Non ci sono zone di serie A e zone di serie B: le nostre frazioni hanno degli abitati che già soffrono un problema grave per i rifiuti che lì vengono portati», ha detto Elvira D'Amato, capogruppo di minoranza di #Maioridinuovo.
«Voglio soffermarmi sulla scorrettezza delle procedure. I tecnici hanno liquidato il progetto della condotta sottomarina non dimostrandoci la sua infattibilità. Ci dovranno dimostrare che l'alternativa non sia valida. La maggioranza, tranne uno, ha votato contro la richiesta di un confronto serio e istituzionale su un progetto che deciderà il futuro di Maiori - ha puntualizzato -. Noi abbiamo fogne e corpi idrici non a norma e non dobbiamo perdere un finanziamento destinato a risanarli. Ma usandolo per un progetto serio».
«Questa non è una manifestazione contro il Sindaco, noi siamo qui per Maiori. Per far capire a Tonino Capone che non si può nascondere ai cittadini un progetto così grande e dire "Io non so nulla" nell'assise comunale. Noi vogliamo avere la stessa dignità degli altri territori della Costa d'Amalfi. Reale non può dire che si è scelto Maiori per il depuratore perché il Demanio è l'unica zona degradata della Costiera», ha dichiarato Salvatore Della Pace, capogruppo di "Idea Comune".
«Se è vero, come ha detto, che Capone vuole bene a Maiori, non capisco come mai non si renda conto che la nostra città non può diventare la sede di un mega depuratore. Se riusciamo a fargli cambiare idea avremo vinto», ha chiosato.
A rappresentare le frazioni Imma Santomauro, rappresentante del gruppo "Cambiamo Rotta". «Io sono nata e cresciuta nelle frazioni - ha detto - e tuttora ci vivo. Le frazioni sono state per troppo tempo dimenticate dalle Amministrazione. Noi riteniamo che questo depuratore sia il colpo di grazia per le frazioni. Noi siamo consapevoli che bisogna depurare le nostre acque, ma riteniamo che quest'opera non sia per niente strategica, ma vada a impattare sulla biodiversità del Demanio. I segreti, i giochetti di palazzo e le dinamiche poco chiare non devono entrare nel futuro del nostro paese. Bisogna sedersi a un tavolo e valutare, carte alla mano, tutte le possibilità».
A prendere la parola anche l'ex sindaco di Maiori Mario Civale: «Ho sentito la necessità di intervenire a questa manifestazione perché amo il mio paese. Noi siamo una perla della Divina e vogliamo rimanere tale. Questa non è solo una manifestazione ambientalista, ma un'occasione per dare voce ai cittadini e per chiedere al Sindaco di ravvedersi. Non è uno scandalo tornare sui propri passi, anzi è saggio riconoscere i propri errori e saper chiedere scusa. Questo depuratore è un'industria e Maiori non può permetterselo».
Alla protesta hanno partecipato anche rappresentanti politici da Roma, tra cui la senatrice Luisa Angrisani, che ha promesso di portare il tema in Senato: «Questa grande partecipazione mi fa ben spiegare. Io voglio dire che la Costiera Amalfitana è patrimonio dell'Unesco e dobbiamo tutelarla. I cittadini sono i primi testimoni del territorio e bisogna ascoltarli. La costiera non merita questo scempio».
«Ho presentato un'interrogazione al ministro alla Transizione Ecologica - ha ricordato l'onorevole Federico Conte - perché questa non è una battaglia per andare contro, ma una battaglia per trovare un'alternativa. Ed è doveroso che le istituzioni competenti valutino questa proposta. Insisterò - ha annunciato - perché il ministro eserciti la sua funzione di controllo sulla Regione, verificando se effettivamente questo depuratore è l'unica soluzione oppure no. Invito le amministrazioni del resto della Costiera a non essere indifferenti, perché questo piccolo mostro ambientale non è solo un problema di Maiori. Pensando ai fondi europei del Recovery Plan credo che debbano essere utilizzati per promuovere lo sviluppo in termini di sostenibilità. Mi chiedo quali siano le ragioni vere che stanno dietro l'indisponibilità a trovare alternative, forse ragioni politiche di campanile».
A presentare un'interrogazione al Governo fu anche l'onorevole Anna Bilotti, che ha affermato: «Chi come me siede al tavolo istituzionale deve sempre ricordare che se vi è arrivato lo deve al popolo che l'ha votato. E ai cittadini dobbiamo rendere conto del nostro operato, rispondere alle loro esigenze e richieste è il nostro dovere. La costiera amalfitana è patrimonio dell'Umanità e non ce ne possiamo ricordare solo quando frana. L'ambiente è sacro e va rispettato sempre. Oggi sono qui per ascoltarvi e portare le vostre voci a Roma».
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