Tu sei qui: CronacaLe truffe telefoniche nell’era della crisi post-Covid, imbroglioni in azione in Costa d’Amalfi
Inserito da (Maria Abate), giovedì 11 giugno 2020 10:17:53
Le restrizioni da Covid-19 hanno messo in difficoltà economiche molte famiglie italiane, ma se in tanti hanno deciso di rimboccarsi le maniche e reagire con dignità, altri si sono gettati sulla strada più facile della delinquenza.
È dai primi giorni di giugno che i truffatori sono tornati in azione in Costiera amalfitana. E se a Tramonti le truffe hanno avuto esiti negativi, con i cittadini che hanno segnalato tempestivamente ai Carabinieri il tentato imbroglio, a Cetara un'anziana di 83 anni si è fidata di un delinquente che al telefono si era spacciato per suo nipote e le aveva chiesto in prestito 5mila euro, annunciandole che di lì a breve sarebbe passato un operatore delle Poste a cui consegnarli. I Carabinieri, avvisati dai parenti della donna, hanno rinvenuto le immagini restituite dalle telecamere di videosorveglianza del paese che immortalano i due compari in fuga.
Ieri, a Minori, due giovani, di cui uno ancora minorenne, sono stati "pizzicati" sul lungomare, dopo l'ennesimo tentativo non riuscito e nel tentativo di disfarsi del corpo del reato, un pacco avvolto in una carta regalo di colore scuro senza nulla all'interno, posto in sequestro per accertamenti. Gli interessati sono stati condotti presso la Stazione Carabinieri di Maiori dai militari coordinati dal luogotenente Giuseppe Loria, per la compilazione degli atti di rito, al termine dei quali sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura di Salerno che ora valuterà le loro posizioni.
L'attenzione in Costiera deve rimanere alta: alle famiglie chiediamo di istruire i propri parenti anziani, che spesso agiscono in buona fede non conoscendo i comportamenti dei truffatori. In linea di massima, questi malfattori si presentano come amici di figli o nipoti, richiedendo somme di denaro per la consegna di computer e altro materiale ordinati da familiari.
Persone dall'atteggiamento sospetto - sia per telefono che all'uscio - vanno immediatamente segnalate immediatamente alle Forze dell'Ordine. Si deve evitare, inoltre, di fornire i propri dati personali a sedicenti tecnici di forniture di acqua o energia elettrica.
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