Tu sei qui: CronacaComune di Amalfi condannato a risarcire il Mariano Bianco, Consiglio di Stato conferma sentenza Tar impugnata
Inserito da (Maria Abate), mercoledì 26 maggio 2021 17:00:28
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Seconda), ha condannato il Comune di Amalfi alla rifusione in favore della Fondazione Mariano Bianco Onlus delle spese del grado di giudizio, pari a 3mila euro, oltre alle maggiorazioni di legge.
Infatti, i magistrati hanno respinto l'appello presentato dal legale difensore dell'Ente locale contro la sentenza del Tar Salerno che aveva annullato l'ordinanza sindacale n. 30, del 12 marzo 2011.
L'ordinanza in questione ingiungeva al Mariano Bianco di provvedere ad horas alle operazioni di rimozione di "materiali, attrezzature, baraccamenti e automezzi" insistenti sull'area "compresa tra il cunicolo di deflusso del garage pubblico Luna Rossa e il marciapiede antistante la c.d. Chiesa delle suore", avvertendo che, in mancanza, si sarebbe proceduto alla rimozione d'ufficio.
Il Tar accoglieva il ricorso della Fondazione perché gli oggetti di cui si chiedeva la rimozione erano funzionali allo svolgimento di lavori di manutenzione straordinaria. E annullava l'ordinanza per l'insussistenza di un pericolo di danno grave ed imminente per l'incolumità pubblica, che potesse legittimare l'adozione di un mezzo extra ordinem, come un'ordinanza, non fosse fronteggiabile con gli ordinari strumenti di amministrazione attiva, considerato che "la particolarità della situazione era rimediabile nell'immediato con gli strumenti ordinari, e in particolare con l'esecuzione in danno".
Per questo, il Comune di Amalfi ha proposto appello al Consiglio di Stato per l'annullamento e la riforma della sentenza del Tar Campania Sez. II^ Salerno. Ma, con sentenza pubblicata il 10 maggio scorso, il Consiglio di Stato Sez. II^ - Roma ha ritenuto fondate le argomentazioni e le tesi sostenute dall'Avv. Giovanni Maria di Lieto, difensore dell'appellata Fondazione, e ha respinto il ricorso proposto dal Comune di Amalfi, confermando la sentenza impugnata del Tar Salerno.
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