Tu sei qui: CronacaTorino, neonato ritrovato dentro cassonetto: sta bene
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 14 gennaio 2024 15:38:03
Poteva essere una tragedia, per fortuna il destino ha voluto che un adolescente di 15 anni ieri sera, si accorgesse dei lamenti provenienti da un cassonetto, vicino a casa sua.
Quando il ragazzo si è avvicinato ha notato un sacchetto di plastica rosso, al cui interno c'era il piccolo, con la placenta e cordone ombelicale ancora attaccati.
Allertati subito i genitori che hanno avvisato immediatamente i sanitari del 118 e i carabinieri che hanno poi trasferito il neonato all'ospedale di Ciriè.
Villanova Canavese è un paese con oltre mille abitanti a meno di trenta chilometri a nord di Torino, verso le Valli di Lanzo.
Lorenzo, questo il nome che è stato dato al piccolo, ha superato senza complicazioni la notte e le sue condizioni di salute non destano preoccupazioni.
È stato il team di Adalberto Brach del Prever, il direttore della pediatria dell'ospedale di Ciriè (Torino), a prendersi cura del neonato:
"Pesa più di 3 chilogrammi: fortunatamente dal suo abbandono al ritrovamento non è passato molto tempo, ma è arrivato in ospedale in ipotermia, quindi dal suo arrivo è tenuto in incubatrice per motivi di sicurezza, ma è in buone condizioni di salute".
Brach del Prever ricorda infine che:
"In tutti gli ospedali è possibile partorire in anonimato", come conferma la carta dei servizi dell'Asl To4, l'Azienda sanitaria locale dell'area.
L'eroe civile di questa storia, è un ragazzo di soli 15 anni che è ancora emozionato per quanto accaduto:
"Sono uscito di casa perché dovevo aprire il portone a mio fratello e per fortuna mi è caduto l'occhio vicino ai bidoni dell'immondizia. Ho visto questo sacchetto rosso e ho sentito come un gatto che si lamentava.
Quando ho capito che era un bambino sono corso subito in casa.
Ho chiamato il papà e la mamma. L'abbiamo subito preso e portato in casa in attesa dell'arrivo dell'ambulanza".
Paolo Secondo Laforet, il papà dell'adolescente, ha chiamato i soccorsi e ha parlato coi carabinieri:
"Sono arrivati subito - racconta il genitore - e dopo qualche minuto l'ambulanza. In quei momenti non sai mai come passa il tempo. È stata un'emozione fortissima. Trovare un bimbo così piccolo è una cosa incredibile.
Non avrei problemi a riconoscerlo come mio figlio, lo adotterei subito".
Dice ancora l'operaio cinquantenne:
"L'ho già fatto presente anche ai carabinieri: sarebbe bello, ma so che è una prassi lunga e tutt'altro che semplice, però noi siamo disponibili. Siamo sinti piemontesi - spiega -. Una famiglia numerosa, perché noi alla famiglia ci teniamo moltissimo. Per noi la prima cosa sono i nostri bambini, la moglie e la famiglia. Siamo molto legati tra di noi e chi entra nella nostra famiglia ne diventa parte integrante. Per questo il bimbo lo sentiamo molto vicino a noi".
Foto: Foto diFrauke RietherdaPixabay e Foto ditookapicdaPixabay
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