Tu sei qui: CronacaRai, accuse di sessismo e razzismo ai telecronisti della gara di tuffi
Inserito da (Redazione Nazionale), lunedì 17 luglio 2023 19:03:02
di Norman di Lieto
La Rai dopo aver appena comunicato che la collaborazione estiva con il giornalista Filippo Facci è saltata per uno stralcio contenuto in un articolo da lui firmato sul quotidiano: "Libero" si ritrova ora, a dover gestire un caso di razzismo e sessismo tra i suoi telecronisti, rei di aver pronunciato diverse frasi in diretta: tra i commenti portati all'attenzione dell'azienda anche un altro che riprende stereotipi sulle pronunce cinesi, documentato anche con un video su Twitter.
"Liccaldo, i cinesi direbbero Liccaldo" si sente dire ai telecronisti in relazione al nome dell'atleta italiano Riccardo Giovannini.
Lorenzo Leonarduzzi era finito nella bufera anche nel 2020, quando, nel corso di una gara di rally, stava commentando il secondo posto del pilota estone Ott Tanak. "Mi hanno detto una battutaccia, mi vogliono far vincere cento euro se la dico - disse -. Donna nanak, tutta Tanak". L'uscita spinse alle scuse l'allora direttore di Rai Sport, Auro Bulbarelli, e all'apertura di un'istruttoria che si concluse con la sospensione.
Tutto è avvenuto durante la telecronaca della finale dei Mondiali del trampolino femminile sincronizzato, in onda questa mattina su Rai Play 2, da parte dei telecronisti Leonarduzzi e Mazzucchi che sono stati denunciati da parte di telespettatori alla tv pubblica, che si sta già occupando del caso.
Tra le espressioni dei telecronisti portate all'attenzione di Viale Mazzini : "fuma bene, fuma sano, fuma pakistano".
E ancora alcuni dibattiti tra i due: "Le olandesi sono grosse". "Come la nostra Vittorioso". "Eh". "Eh grande eh". "Ma tanto a letto sono tutte alte uguali".
Inoltre: "Questa si chiama Harper, è una suonatrice d'arpa.
Come si suona l'arpa? La si..." "La si tocca?". "La si pizzica".
"Si la do"."È questo il vantaggio, gli uomini devono studiare sette note, le donne sono soltanto tre"."Io sapevo che continuava. Si La Do. Sol Sol Fa".
Ora dopo l'email con una Pec ricevuta dalla Rai è intervenuta anche l'Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai:
"Prendiamo atto positivamente della scelta della Rai di far rientrare giornalista e commentatore delle gare dei tuffi". Lo sottolinea l'Usigrai che "ritiene gravissimo quanto accaduto durante le telecronache di alcune gare dei mondiali di nuoto".
E ancora:
"L'azione disciplinare annunciata dai vertici Rai - continua il sindacato dei giornalisti della tv pubblica - serva a individuare anche le responsabilità nell'intera linea di comando, per scongiurare che fatti del genere possano verificarsi ancora. E non fa nessuna differenza che la telecronaca non sia andata in onda sul canale, ma sul sito; e che i due commentatori in quel momento credessero di non essere ascoltati. Quando un collega si trova davanti a un microfono della Rai, inviato a un evento internazionale, non può permettersi di proferire le frasi sessiste che in molti hanno ascoltato, nemmeno come battuta".
Dall'altra parte i telecronisti si difendono:
"Prendo le distanze nella maniera più forte e assoluta da quello che mi viene contestato, perché non si è trattato di una telecronaca. Il microfono era rimasto aperto per avere le indicazioni su quando si poteva tornare in onda e la cuffia era appoggiata sul tavolo, ma avevo avuto indicazioni che in onda c'era il tg e non era previsto che andassimo in onda su Rai Play 2".
Così il telecronista Rai, Lorenzo Leonarduzzi, risponde all'ANSA alle domande sull'episodio scoppiato per le parole pronunciate nel corso della diretta del Mondiale di tuffi. Il giornalista, 60 anni, lavora da quasi trent'anni in Rai, dove è stato assunto nel 2005, per seguire il rally e altri sport minori, anche alle Olimpiadi.
"Abbiamo cominciato a chiacchierare con il collega quando pensavamo di non essere in onda - spiega ancora -. Non c'era nessun intento di body shaming da parte nostra. Quando io dico che l'atleta olandese ha un fisico grosso, non voglio denigrarla. Lo dico perché le cinesi sono basse e esili e questo può influenzare il suo tuffo. Tra l'altro l'atleta Giulia Vittorioso è anche una mia parente, non mi permetterei mai di fare body shaming". "Nel 2020 - ricorda ancora - feci una stupidaggine clamorosa che pagai con 5 giorni di sospensione e l'allontanamento per un anno e mezzo dalle telecronache. Le accuse sui presunti auguri a Hitler su Facebook, invece, sono totalmente false".
"A maggior ragione pongo nelle mie telecronache la massima attenzione - sottolinea Leonarduzzi -. Se un'atleta donna fa un tuffo sbagliato perché divarica troppo le gambe, io dico che non ha tenuto bene la figura. Sto molto attento a queste cose. In questo caso sono frasi ascoltate e estrapolate dal contesto. È un fuori onda rubato per un errore tecnico. Mi dispiace se qualche altro spettatore ha sentito questa cosa. Io non sono riuscito a trovare le registrazioni. Molte delle cose riportate non sono mai state pronunciate".
"La persona che ha denunciato queste cose alla Rai e ha mandato una mail che contiene anche una minaccia alla fine, perché lui afferma che senza provvedimenti è pronto a rendere pubblico tutto, gestisce il blog nazionale di Nicola Marconi che era stato proposto per il commento del mondiale di tuffi al posto di Mazzucchi - dice ancora -. C'è del dolo, è un complotto. Ora sono costretto a lasciare il Giappone, ma appena arrivo in Italia vado dai miei avvocati e intendo reagire per salvaguardare la mia dignità. Non contro l'azienda che capisce bene che si tratta di un fuori onda rubato, ma contro chi mi accusa".
Fonte foto: pagina Facebook Federnuoto
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