Tu sei qui: CronacaPadova, truffa negli aiuti Covid per 200mila euro: nei guai tre imprenditori
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), giovedì 2 marzo 2023 08:36:14
Nei giorni scorsi si sono concluse le indagini preliminari, condotte dai Finanzieri del Comando Provinciale di Padova sotto la direzione della locale Procura della Repubblica, nei confronti di tre persone, indagate, in concorso e a vario titolo, in ordine a reati tributari, fallimentari, societari e a un'ipotesi di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in qualità di amministratori di fatto e di diritto di una società operante nella provincia di Padova nel settore dell'allevamento e del commercio di bovini e carne da macello.
Nel dettaglio, le articolate attività investigative delle Fiamme Gialle della Compagnia di Este, durate oltre un anno, traggono origine da una verifica fiscale conclusa nei confronti dell'impresa in rassegna, all'esito della quale è stata proposta per il recupero a tassazione un'imposta evasa di oltre 6 milioni di euro. Inoltre, nel corso dell'ispezione sono stati svolti approfondimenti in merito a tre finanziamenti, pari a 200 mila euro, erogati nell'ambito delle misure di sostegno all'economia, colpita dalla crisi derivante dalla pandemia da Covid - 19. In particolare, è stato rilevato che la società in parola, ritenuta priva di qualsivoglia struttura aziendale, ha dapprima beneficiato dei contributi di cui al c.d. "Decreto Rilancio" e, a seguito dell'introduzione di nuove misure volte al sostegno di determinate categorie economiche, i cc.dd. "Decreto Ristori" e "Decreto Natale", avrebbe simulato lo svolgimento di un'attività di ristorazione, senza di fatto mai esercitarla.
Tali disponibilità finanziarie non sarebbero state destinate alle finalità previste dalla normativa emergenziale, ma, dopo essere state indebitamente percepite, sarebbero state interamente trasferite, mediante bonifici bancari, su conti correnti ubicati in Lituania e Polonia.
Nel corso degli ulteriori accertamenti nei confronti del soggetto economico, è stato riscontrato che le quote di tale società sono state cedute nel 2018 dai precedenti soci a un soggetto diverso, divenuto anche rappresentante legale e considerato mero prestanome di due fratelli campani.
A partire da quell'anno, i tre indagati avrebbero dapprima apparentemente rafforzato la situazione economico-finanziaria della società in parola con un aumento del capitale sociale da 10 mila a 750 mila euro mediante l'utilizzo di riserve disponibili ritenute fittizie, al solo fine di offrire al mercato e agli istituti di credito un'immagine florida della stessa, e successivamente avrebbero collocato l'impresa in un meccanismo evasivo destinato a favorire numerose società con sede nella provincia di Napoli.
Infatti, secondo l'ipotizzato schema della c.d. "frode carosello", il soggetto economico sarebbe stato interposto, in qualità di "impresa cartiera", nelle operazioni di compravendita di prodotti provenienti dall'Unione Europea, assoggettate a uno specifico regime I.V.A., favorendo l'evasione della suddetta imposta, sistematicamente non versata all'atto della successiva cessione all'acquirente finale sul territorio nazionale, che comunque maturava il diritto alla detrazione. L'importo delle vendite ricostruite, riconducibili a tale meccanismo, ammontava a oltre 3 milioni di euro.
Le irregolarità sopra illustrate avrebbero anche favorito il dissesto dell'impresa, poi dichiarata fallita. Nello specifico, è stata ipotizzata la distrazione di beni e valori in danno dei creditori, in quanto non sarebbero state rinvenute n. 13 autovetture concesse in leasing o in locazione all'azienda decotta e disponibilità finanziarie per quasi 195 mila euro, in parte trasferite su conti correnti esteri, in parte utilizzate per il pagamento di spese estranee all'attività sociale oppure impiegate per il versamento delle imposte dovute da terzi. Gli amministratori avrebbero omesso, altresì, la tenuta delle scritture contabili obbligatorie, rendendo più complessa la ricostruzione di tali operazioni.
La valorizzazione di tutti gli elementi investigativi raccolti, acquisiti attraverso accertamenti bancari e dichiarazioni rese da persone informate sui fatti, ha consentito all'Autorità Giudiziaria di formulare le imputazioni sopra descritte a carico di due amministratori di fatto e uno di diritto, fermo restando che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza degli stessi in relazione alla vicenda in esame sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.
L'attività in esame testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nel contrastare, grazie alla trasversalità del proprio operato, ogni possibile forma di illecito economico-finanziario a tutela delle entrate e delle uscite del bilancio nazionale e dell'Unione Europea.
Se sei arrivato fino a qui, significa che apprezzi il nostro impegno nel fornire notizie libere e accessibili a tutti.
Per garantire un ambiente sicuro per i nostri lettori, abbiamo rimosso tutta la pubblicità invasiva, i cookie e i tracciamenti di terze parti.
Tuttavia, per continuare a offrirti un'informazione di qualità, il tuo aiuto è fondamentale. Anche un piccolo contributo può fare la differenza.
Sostieni Positano Notizie!
Scegli il tuo contributo con
Per rimanere costantemente aggiornati con le notizie di Positano Notizie, in tempo reale sul tuo smartphone, scarica la App!
Per dispositivi Apple |
Per dispositivi Android |
![]() |
![]() |
rank: 10795109
Tragedia questa mattina, nella frazione di Cardile, comune di Gioi Cilento. Un uomo di 60 anni ha perso la vita quando il mezzo meccanico su cui stava operando si è ribaltato durante i lavori per la costruzione di un'abitazione. Sul luogo dell'incidente sono intervenuti immediatamente i Vigili del Fuoco...
Nella giornata di sabato 15 marzo i Carabinieri della Stazione di Positano, nell'ambito di un servizio finalizzato a contrastare i reati predatori compiuti nella giurisdizione, hanno denunciato un gruppo di quattro giovani ventenni responsabili del furto di una bicicletta elettrica del valore di circa...
Ieri, domenica 16 marzo, al campo "Settembrino" di Fratte, Salerno, si è verificato un grave episodio di violenza nel calcio giovanile. Come scive "La Città", un arbitro di 17 anni, appartenente alla sezione AIA di Salerno, è stato aggredito dal padre di un calciatore dello Sportland Nola Calcio al termine...
Si è riunita ieri mattina, 16 marzo, presso la Sede del COC comunale in via Cupa Principe 48 l'Unità di Crisi Comunale per fare il punto sulle tematiche afferenti gli eventi sismici dell'ultima settimana. Sono intervenuti il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il Prefetto Michele di Bari, il Capo Dipartimento...
Orrore a Manfredonia, dove il 13 marzo scorso un cane è stato legato all'esterno di un'auto e trascinato lungo viale Michelangelo. Due donne hanno assistito alla scena e, nonostante il rischio per la loro incolumità, hanno tentato di fermare l'auto per salvare il cagnolino. Una delle donne ha seguito...