Tu sei qui: CronacaOmicidio Mollicone: la Corte d'Assise del Tribunale di Cassino assolve i Mottola
Inserito da (Redazione Nazionale), venerdì 15 luglio 2022 21:35:40
Tutti assolti. Così ha deciso la Corte d'Assise del Tribunale di Cassino dopo circa 10 ore di camera di consiglio.
Mentre la folla fuori dal Tribunale gridava: "Vergogna" per la sentenza, la famiglia Mottola - accusata per l'omicidio di Serena Mollicone avvenuta ad Arce nel giugno del 2021 - era stata appena assolta nonostante la procura avesse chiesto per loro una condanna a 30 anni.
Il carabiniere Franco Mottola, sua moglie e il loro figlio Marco non sono - secondo la Corte d'Assise - i colpevoli dell'assassinio di Serena.
Così i giudici hanno fatto cadere le accuse per l'intera famiglia Mottola con la formula "per non avere commesso il fatto" e per gli altri due imputati: Vincenzo Quatrale, all'epoca vice maresciallo e accusato di concorso esterno in omicidio, e per l'appuntato dei carabinieri Francesco Suprano a cui era contestato il favoreggiamento.
Dopo la lettura della sentenza ci sono stati momenti di forte tensione al punto che sono dovute intervenire le forze dell'ordine per riportare la calma.
I Mottola erano accusati di omicidio volontario e la Procura aveva sollecitato condanne fino a 30 anni.
"Oggi è uscita fuori la verità, lo abbiamo sempre detto che eravamo innocenti", il commento a caldo di Franco e Marco Mottola, mentre qualcuno gridava "assassini". Dal canto suo la Procura prende atto della decisione della corte ammettendo però di avere fatto tutto il possibile in questi anni per arrivare ad una verità su quanto accaduto nella caserma dei carabinieri di Arce e annunciando che farà ricorso in appello. "E' una meschinità ma non ci fermiamo, la verità è ben altra", ha detto lo zio di Serena, Antonio Mollicone.
Secondo l'accusa Serena venne uccisa all'interno della caserma da Marco Mottola che utilizzò la porta in legno della foresteria come arma per uccidere: il cranio della ventenne fu sbattuto violentemente contro lo stipite al culmine di una lite. Serena morì, secondo quanto accertato da consulenze e perizie, dopo 5 ore di agonia a causa del nastro adesivo sulla bocca e sul naso. Secondo l'accusa i genitori di Marco, si sarebbero invece occupati dell'occultamento del cadavere.
Franco Mottola - ai tempi Comandante della stazione dei Carabinieri di Arce -
e sua moglie Anna Maria Mottola portarono il corpo di Serena nel bosco, un elemento che, sempre secondo l'accusa, è confermato anche dall'analisi dei tabulati telefonici e dal racconto di un testimone. In quel boschetto, a 8 chilometri da Arce, Serena fu ritrovata la mattina del 3 giugno 2001.
E dopo poco più di vent'anni Serena Mollicone e la sua famiglia (il padrè morì nel 2020 per un infarto) non hanno ancora giustizia.
Fonte foto: Corriere Roma e Tg24.info
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