Tu sei qui: CronacaLodi, trovata morta Giovanna Pedretti ristoratrice travolta da critiche social
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 14 gennaio 2024 23:17:13
Una brutta storia, di questi tempi moderni, fatta di odio social e di ripercussioni che, non tutti, riescono a reggere.
Riavvolgiamo il nastro a due giorni fa: Giovanna Pedretti è una ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano, titolare della pizzeria: "Le Vigne" che denuncia come un cliente avesse fatto una recensione omofoba e discriminatoria sul suo locale.
Questa la recensione 'incriminata':
"Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay. Non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e il ragazzo in carrozzina mangiava con difficoltà. Mi spiaceva ma non mi sono sentito a mio agio.
Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo , ma non andrò più"
Da qui, la risposta della Pedretti che aveva invitato il cliente a non presentarsi più nel suo locale, con questa risposta:
"Il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l'educazione e il rispetto verso ognuno. Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato mi sembrano una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole".
Poi, sono arrivati - in un primo momento - i riconoscimenti da parte dei media per la denuncia di civiltà operata dalla stessa Pedretti e, successivamente, le accuse mosse alla stessa titolare di aver 'taroccato' la recensione (tra l'altro, ulteriore accusa, che la stessa fosse di diversi mesi fa) fatta solo per pubblicizzare il suo locale.
I social si sono mossi, con la loro campagna d'odio, con le accuse che avrà sentito come macigni.
Giovanna Pedretti, è stata trovata morta nel primo pomeriggio sulle rive del Lambro: l'ipotesi è quella del suicidio.
Pedretti, secondo i primi accertamenti, si sarebbe recata nei pressi del Lambro a bordo della sua Fiat Panda.
Il corpo senza vita è stato rinvenuto nei pressi del ponte del comune in provincia diLodi: sul posto sono subito accorsi carabinieri e vigili del fuoco, poi raggiunti dal pm in servizio e dagli uomini della Scientifica.
L'auto ora è sotto sequestro per consentire agli investigatori di fare luce sulla morte che, stando alle prime risultanze, sarebbe frutto di un gesto volontario.
La recensione era della scorsa estate ed era stata poi cancellata, spiega Giovanna, che però ne aveva fatto uno screenshot.
Un elemento questo del post cancellato che ha destato sospetti di non veridicità della recensione in alcuni utenti dei social, compresa Selvaggia Lucarelli e il suo compagno Lorenzo Biagiarelli che hanno lanciato l'ipotesi di "un grossolano fotomontaggio" e di "un'operazione di marketing spacciata per eroica difesa di gay e disabili".
Sul web dunque inizia a circolare l'idea del falso, l'ipotesi finisce sui giornali.
Giovanna viene intervistata dalle tv, finanche dal Tg3, apparendo in difficoltà:
"Non vorrei essere caduta in una trappola" dice e più volte ripete di "non avere una risposta".
Forse il fardello per lei diventa troppo pesante: Giovanna prende l'auto, va sulle sponde del Lambro. E poi viene ritrovata morta.
Lascia la figlia e il marito Nello, una vita con lei anche in pizzeria, una vita fianco a fianco per decenni in quel locale.
Una vita di lavoro, forse di sacrifici. Che non ha retto, forse, all'onda d'odio virtuale.
Lorenzo Biagiarelli, compagno della Lucarelli ha scritto un post su Facebook, una volta appresa la morte della donna:
"Mi dispiace moltissimo della morte della signora Giovanna, e il mio pensiero va alla sua famiglia. Mi dispiace che pensiate che la ricerca della verità possa avere queste conseguenze. Ci tengo a respingere con forza le accuse di ‘odio social' e ‘shitstorm' dal momento che la signora Giovanna, in questi due giorni, non ha ricevuto dalla stampa che lodi e attestazioni di stima, e solo qualche sparuto e faticoso tentativo di ristabilire la verità che, in ogni caso, non ha e non avrebbe mai avuto pari forza. Vi invito solo, se davvero pensate che la signora Giovanna si sia tolta la vita per un inesistente ‘odio social', a riflettere sul concetto di verità. Se ogni persona che tenta di ristabilire la verità in una storia, grande o piccola che sia, dovesse temere questo epilogo a quel punto dovremmo chiudere tutto, giornali e social. I messaggi di odio che mi state scrivendo sono invece, quelli sì, di una tale violenza e quantità che effettivamente, anche a una persona non troppo fragile, potrebbero fare pensare a un gesto estremo. Io, nel frattempo, continuerò a cercare la verità nelle cose".
Per dirla alla Dante, un bel tacer non fu mai scritto.
Intanto, la Procura della Repubblica di Lodi ha aperto un'inchiesta, senza per ora ipotesi di reato, in relazione alla morte della donna.
Il marito, Nello, si è accorto della sua assenza da questa mattina e, poi, si è allarmato, allertando quindi i carabinieri, dopo aver visionato i filmati delle telecamere di casa che mostravano che la donna era uscita dalla sua abitazione, sopra il ristorante, alle 4 del mattino non dando, poi, più notizie di sé.
I carabinieri lodigiani hanno iniziato le ricerche dopo le 14 e sono stati proprio gli stessi militari a ritrovare prima la sua automobile, una Panda beige, e poi il cadavere.
Fonte foto: Instagram e Foto di djedj da Pixabay
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