Tu sei qui: CronacaIstigazione al suicidio: arrestato 18enne a Perugia
Inserito da (Admin), lunedì 17 marzo 2025 22:23:52
PERUGIA - Un tragico caso di istigazione al suicidio ha scosso la città di Perugia. La Polizia di Stato ha eseguito un'ordinanza di arresti domiciliari nei confronti di un 18enne, accusato di aver incoraggiato un giovane studente universitario a togliersi la vita. Il corpo della vittima è stato ritrovato il 29 gennaio in un appartamento della città, dove il ragazzo aveva deciso di compiere il gesto estremo dopo essere stato ripetutamente spinto a farlo durante conversazioni online.
La scomparsa del giovane era stata denunciata il 24 gennaio dalla sorella, anch'essa studentessa a Perugia, dopo che il fratello aveva fatto perdere le sue tracce lasciando l'ostello in cui alloggiava. Il ritrovamento del cadavere è avvenuto grazie alla segnalazione del proprietario dell'appartamento, il quale, non riuscendo a contattare l'affittuario per questioni di pagamento, aveva collegato la scomparsa dello studente con le notizie diffuse sui social.
All'interno del monolocale, gli investigatori hanno rinvenuto blister di farmaci oppiacei, un computer portatile, cinque telefoni cellulari e ben 46 sim-card. L'analisi di questi dispositivi ha permesso di ricostruire le interazioni online della vittima, in particolare il rapporto con il 18enne arrestato, che in diverse chat lo avrebbe spinto a compiere il suicidio, consigliandogli addirittura i farmaci più adatti per un'overdose "indolore".
Dalle indagini è emerso che il giovane studente aveva cercato su Telegram informazioni sull'acquisto e la spedizione di tali farmaci, riuscendo poi a procurarseli tramite un venditore online e ricevendoli in un locker della zona. Il 24 gennaio, poche ore prima della tragedia, la vittima aveva avuto un'ultima conversazione con l'amico virtuale, manifestando incertezza e paura. L'arrestato, anziché tentare di dissuaderlo, lo avrebbe ulteriormente incitato a ingerire i farmaci letali.
Il provvedimento restrittivo è stato emesso nei confronti del 18enne per il pericolo di reiterazione del reato, dato che il giovane risultava attivo su numerosi gruppi e forum legati a tematiche simili. Inoltre, la polizia è riuscita a identificare il venditore dei farmaci, un altro giovane che è stato sottoposto a perquisizione: sequestrati due telefoni cellulari e oltre 10mila euro in contanti, possibile provento dell'attività illecita.
L'episodio getta un'ombra inquietante sul ruolo dei social e delle comunità virtuali nel condizionare giovani fragili, evidenziando la necessità di un maggiore controllo sulla circolazione di contenuti pericolosi e sulla vendita illegale di sostanze farmaceutiche. Le indagini proseguono per verificare eventuali ulteriori responsabilità.
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