Tu sei qui: CronacaGli assassini di Willy percepivano indebitamente Reddito di cittadinanza, con quei soldi erano stati a Positano
Inserito da (Maria Abate), venerdì 18 settembre 2020 09:06:15
Facevano la bella vita, tra lusso sfrenato, vacanze in barca e vestiti firmati: ma i fratelli Gabriele e Marco Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia erano tutt'altro che benestanti, almeno per lo Stato, dato che percepivano tutti il reddito di cittadinanza.
Con quei soldi gli assassini di Willy Monteiro Duarte erano stati anche a Positano e la notizia sta facendo il giro di giornali e telegiornali. Infatti, nel corso delle indagini avviate dalla procura di Velletri, confermate da quelle della Guarda di Finanza, è emerso che i giovani non avrebbero avuto diritto all'assegno.
A chiedere chiarimenti sul reddito di cittadinanza ai quattro giovani, dopo che la notizia è emersa sui media, il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Francesco Lollobrigida, che ha annunciato un'interrogazione parlamentare a Montecitorio. «È vero che i quattro accusati del brutale assassinio del giovane Willy, come riportato da alcune testate locali online, percepivano il reddito di cittadinanza? Se sì, come mai le indagini patrimoniali sono state effettuate solo a seguito dell'omicidio di Colleferro, quando invece era noto a tutti lo stile di vita alquanto sopra le righe che i quattro conducevano, visto che circolavano con macchine di altissimo valore, facevano la bella vita ed erano già conosciuti alle forze dell'ordine come propensi a delinquere?».
«Sarebbe bastato - afferma il politico - aprire le loro pagine social, come hanno fatto in questi giorni molti italiani, per comprendere che non si trattava di persone in difficoltà. Che il reddito di cittadinanza sia stato nei mesi erogato a delinquenti, spacciatori, contrabbandieri ed ex terroristi era cosa già acclarata, ma il caso dei quattro arrestati per l'assassinio di Willy dimostra come questa marchetta di Stato non preveda alcun controllo e che con i soldi delle tasse degli italiani si arriva addirittura a pagare dei presunti assassini. Vogliamo chiarezza e la vogliamo subito».
Lo scorso 7 settembre Willy era stato preso a calci e pugni, anche in testa, fino a rimanere esanime sull'asfalto. Il ragazzo era intervenuto in difesa di un suo compagno di scuola durante una lite, forse per una ragazza, con uno degli arrestati, dividendoli.
Willy Monteiro Duarte, 21enne italiano di origini capoverdiane che abitava a Paliano, nel frusinate, è morto per le botte ricevute in strada da quattro giovani, tra i 22 e i 26 anni, con precedenti di polizia. Grazie alla conoscenza del territorio e alle testimonianze raccolte, i militari hanno bloccato poco dopo i quattro presunti responsabili al centro di Artena, dove erano fuggiti in un'auto di grossa cilindrata.
L'11 settembre, la procura di Velletri, sulla base degli accertamenti autoptici, ha cambiato capo imputazione: da omicidio preterintenzionale in omicidio volontario aggravato dai futili motivi.
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