Tu sei qui: CronacaFurore, sottoposta a sequestro area ricovero barche al Fiordo. Genzano assicura: «Non ho alcun timore, la mia battaglia continua»
Inserito da (Maria Abate), sabato 29 maggio 2021 09:44:25
Lo scorso 24 maggio, gli uomini della Guardia Costiera di Amalfi, diretti dal comandante Oronzo Montagna, nell'ambito dell'indagine a tutto campo avviata dopo l'esposto della scorsa settimana dell'ex colonnello Antonio Genzano, hanno sottoposto a sequestro l'area adibita a ricovero barche.
Si indaga, poi, sul livellamento dell'arenile, mediante mezzi meccanici, perché l'area è da considerarsi alveo del torrente Schiato, quindi demanio fluviale: per questo è stata interpellata l'Autorità di competenza, il Genio Civile di Salerno. Le verifiche interesseranno anche la regolarità di concessioni e autorizzazioni che il Comune di Furore potrebbe apprestarsi a rilasciare come negli scorsi anni per il noleggio di attrezzature, ombrelloni e sdraio.
Con una nuova nota giunta in Redazione, il Colonnello Genzano, in congedo dal 2020, replica alle precisazioni dell'avvocato Andrea Di Benedetto dello scorso 23 maggio.
«Lo scrivente - premette Genzano - pur essendo conosciuto ed annoverando moltissimi cari amici e care amiche della Città di Amalfi, dove è stato promotore di molteplici attività, non conosce l'Avvocato Di Benedetto, che lo definisce con aggettivo "ardente spirito ambientalista", incorretto in quanto lo scrivente ha uno spirito "grünen", avente un significato "etimologico" più esaustivo rispetto all'aggettivazione latina».
«Di contro - aggiunge - ho avuto modo di conoscere de visu, finalmente, il suo assistito, che pochi giorni orsono all'uscita della Locanda del Fiordo, del mio caro amico Luigi, con un'ospite illustre (ed avendo richiesto ad un caro amico la cortesia di riaccompagnarmi a Positano per ritirare la mia autovettura). All'improvviso ho notato un'auto marciante in direzione di Praiano che invertiva repentinamente la marcia (violando peraltro il Codice della Strada) e iniziava a video-riprendermi contro la mia volontà e dell'ospite illustre. È doveroso pubblicare il pensiero espresso dall'assistito dell'avvocato Di Benedetto sui social su ciò che pensa della categoria degli Ufficiali».
In un commento su Facebook, notato e "immortalato" con uno screenshot dall'ex colonnello, il titolare del chioschetto, riferendosi a Genzano, aveva scritto: «La cosa più bella è di avere ridicolizzato alcune sottospecie di esseri viventi che hanno pure il coraggio di dire di aver ricoperto (in passato) importanti ruoli a servizio dello stato. Spero che anche le Forze dell'Ordine abbiano capito con che tipo di persone abbiano a che fare. Ah, dimenticavo... NON FINISCE QUI».
«In merito a ciò - scrive il colonnello in congedo - voglio chiarire che una persona della mia presenza fisica e con esperienze consolidate di "Teatri d'Operazioni" non ha timore alcuno. Sono certo che il cliente dell'avvocato Di Benedetto, avendo svolto "de facto" attività nell'amato Fiordo di Furore abbia pagato la Tari e che i proventi siano stati riportati nei bilanci del Comune di Furore così come le altre attività economiche siano svolte in luoghi "compliance" con le norme di Legge vigenti».
L'allusione di Genzano si riferisce ad una foto da egli scattata, in cui si vede un accumulo di sacchetti neri di rifiuti al Fiordo: «Incommentabile l'idea che si dà ad un avventore della discarica a cielo aperto e del totale degrado nel quale è stato ridotto uno degli ecosistemi più importanti della nostra Costiera».
«E viste le aggettivazioni usate dall'Avvocato nel definire il mio "spirito" gli consiglierei di visionare, su Facebook Watch il VIDEO "Sul Fiordo di Furore" dei fraterni e cari amici che costituiscono l'azionariato della Travelmar e di come una famiglia storica amalfitana (che ha riportato negli amati territori meridionali anche un service di cantieristica navale) rende onore alla già Repubblica Marinara oggi Città di Amalfi e della loro idea del Fiordo di Furore», chiosa l'ex colonnello.
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