Tu sei qui: AttualitàPos obbligatorio: è sufficiente per incentivare i pagamenti con carte e bancomat?
Inserito da (Admin), giovedì 14 luglio 2022 09:35:09
Sta facendo parecchio discutere la nuova norma che obbliga i commercianti ad avere il pos ed accettare pagamenti con bancomat e carte di credito, indipendentemente da quale sia l'importo spettante. Si tratta di una misura che in realtà si attendeva già da tempo: doveva entrare ufficialmente in vigore con il 1° gennaio 2023, ma il Decreto Pnrr-bis ha istituito l'obbligo del pos per i commercianti già dal 30 giugno 2022, anticipandolo dunque di 6 mesi. L'obiettivo rimane quello di contrastare l'evasione fiscale, che nel nostro Paese continua a rappresentare un vero e proprio problema. Quello che però viene da chiedersi adesso è se questa misura serva veramente per incentivare i pagamenti tracciabili o se si rivelerà del tutto inutile.
Il dibattito è ancora aperto: sono diversi i sostenitori della nuova norma così come non mancano coloro che ritengono rappresenti l'ennesima batosta per la categoria dei commercianti. Money.it ha persino lanciato un sondaggio, per capire cosa ne pensino i cittadini. Quel che è certo, per il momento, è che coloro che non rispetteranno l'obbligo potrebbero essere passibili di denuncia e trovarsi a pagare una multa ogni volta che un cliente dovesse esprimere la propria volontà di pagare con il bancomat o la carta.
Pos obbligatorio: perché il Governo ha anticipato l'entrata in vigore della legge
In molti se lo stanno chiedendo: perché il Governo ha deciso di anticipare di 6 mesi l'entrata in vigore dell'obbligo del pos per i commercianti? Per quale motivo non è rimasta la data del 1° gennaio 2023 come scadenza ultima per consentire agli interessati di mettersi in regola da tale punto di vista? La ragione è piuttosto semplice ed è legata al cronoprogramma degli obiettivi che l'Italia deve raggiungere per ricevere le varie rate del Pnrr. L'Europa infatti, tra le varie priorità attribuite al nostro Paese, ha inserito la messa in campo di misure per contrastare l'evasione fiscale, che risulta ancora eccessivamente elevata. L'obbligo del pos in sostanza è stato anticipato per riuscire ad ottenere i fondi del Pnrr e favorire la ripresa economica dell'Italia.
La tracciabilità dei pagamenti e dei prelievi
Molti di coloro che si sono dichiarati contrari all'istituzione del pos obbligatorio hanno chiamato in causa il diritto alla privacy, senza tuttavia considerare alcuni aspetti fondamentali. Effettuare un pagamento utilizzando la carta di credito o il bancomat significa sicuramente essere sottoposti ad un qualche tipo di tracciamento, ma le cose cambiano di poco se si sceglie di effettuare un versamento in contanti. Anche il prelievo presso lo sportello ATM è infatti tracciato, dunque un qualche tipo di controllo può sempre essere effettuato da parte dell'Agenzia delle Entrate.
Sicuramente però, obbligare i commercianti ad accettare pagamenti con bancomat e carte dovrebbe spingere ad un utilizzo più frequente di questi metodi e ad una progressiva riduzione del contante. Tutto ciò si dovrebbe riflettere sul problema dell'evasione fiscale, con effetti potenzialmente molto positivi.
Il sondaggio di Money è ancora aperto, ognuno ha opinioni differenti e solo il tempo ci dirà la verità, confermando o meno l'effettiva utilità di questa norma.
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