Tu sei qui: AttualitàAfghanistan, siccità devastante e crisi economica mettono in ginocchio il Paese
Inserito da (Redazione Nazionale), mercoledì 10 agosto 2022 22:05:14
E' passato ormai un anno dalla fuga delle forze alleate da Kabul con la capitale afghana e tutto il Paese tornato saldamente nelle mani dei talebani.
Ora il bilancio di quest'anno è drammatico: tra la crisi economica, la siccità devastante e le nuove restrizioni la vita degli afghani è stata sconvolta e, in particolar modo, quella delle ragazze, con conseguenze gravissime anche sulla loro salute mentale.
E' questo l'allarme lanciato dal nuovo report di Save the Children intitolato "Punto di rottura: la vita per i bambini a un anno dalla presa di controllo dei talebani", un'indagine sulle condizioni di bambine, bambini e adolescenti nel Paese.
Dal rapporto, evidenzia un comunicato, emerge che il 97% delle famiglie sta cercando disperatamente di procurarsi cibo a sufficienza per sfamare i propri figli e che le ragazze mangiano meno dei ragazzi.
Quasi l'80% dei bambini ha dichiarato di essere andato a letto affamato negli ultimi 30 giorni, una probabilità che, ad oggi, coinvolge il doppio delle ragazze rispetto ai coetanei maschi. La mancanza di cibo, infatti, sta avendo ripercussioni devastanti sulla salute di bambine e bambini, minacciando il loro futuro. Nove ragazze su 10 hanno affermato che i loro pasti sono diminuiti nell'ultimo anno e che sono preoccupate perché stanno perdendo peso e non trovano sufficienti energie per studiare, giocare o lavorare. La crisi sta mettendo a dura prova anche il benessere mentale e psicosociale delle ragazze. Secondo le interviste ai loro adulti di riferimento, il 26% delle ragazze mostra segni di depressione rispetto al 16% dei ragazzi e il 27% di loro mostra segni di ansia rispetto al 18% ai coetanei maschi.
Nei focus group per la realizzazione del Report, organizzati da Save the Children, l'organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, le ragazze hanno raccontato, infatti, di avere problemi a dormire la notte perché angosciate e tormentate dai brutti sogni. Hanno anche affermato di essere state escluse da molte delle attività che in precedenza le rendevano felici, come passare del tempo con parenti e amici o andare nei parchi o per negozi. Più del 45% delle ragazze, inoltre, ha affermato di non frequentare la scuola, rispetto al 20% dei ragazzi.
Parishad, 15 anni, vive nel nord dell'Afghanistan e non va a scuola perché i suoi genitori non possono permettersi di sfamare lei e i suoi fratelli e non hanno soldi per i suoi libri o il materiale scolastico. La situazione della sua famiglia è peggiorata rapidamente negli ultimi 12 mesi e sono stati sfrattati dalla loro casa perché non potevano pagare l'affitto. Il padrone di casa si è offerto di comprare uno dei fratelli di Parishad, ma i suoi genitori hanno rifiutato. ''Ci sono giorni in cui mio padre non riesce a procurarsi del cibo - ha raccontato Parishad - I miei fratelli si svegliano nel cuore della notte e piangono per la fame. Io non mangio e conservo il cibo per i miei fratelli e sorelle. Quando i miei fratelli e le mie sorelle chie-dono da mangiare, mi arrabbio e piango molto. Vado anche a casa del mio vicino e chiedo loro se hanno qualcosa da darmi. A volte mi aiutano e mi danno del cibo e a volte dicono che non hanno niente purtroppo".
I bambini intervistati da Save the Children hanno raccontato, inoltre che, a causa della difficile situazione economica con famiglie senza cibo a sufficienza e senza beni di prima necessità, c'è stato un grave aumento dei matrimoni precoci nelle loro comunità e che questo sta avendo un impatto molto forte sulle ragazze più che sui ragazzi.
Tra minori che hanno affermato di essere stati invitati a sposarsi per migliorare la situazione finanziaria della loro famiglia nell'ultimo anno, l'88% erano ragazze.
"Da quando, un anno fa i talebani hanno preso il controllo del Paese, per i più piccoli in Afghanistan la vita è diventata terribile. I bambini vanno a letto affamati notte dopo notte. Sono esausti e stanno deperendo, incapaci ormai di giocare e studiare come una volta. Passano le giornate lavorando faticosamente nelle fabbriche di mattoni, raccogliendo immondizia e pulendo le case invece di andare a scuola - ha affermato Chris Nyamandi, direttore di Save the Children in Afghanistan - Le ragazze sopportano il peso maggiore di questo deterioramento della situazione. Mangiano me-no, soffrono di isolamento e stress emotivo e stanno a casa mentre i loro coetanei maschi vanno a scuola. Questa è una crisi umanitaria, ma anche una catastrofe dei diritti dei bambini. La soluzione non può essere trovata solo in Afghanistan. La soluzione è nelle stanze del potere dei leader politici internazionali. Se non forniscono finanziamenti umanitari immediati, trovando un modo efficace per rilanciare il sistema bancario e sostenere l'economia in caduta libera, la vita dei bambini andrà perduta e sempre più ragazzi e ragazze perderanno la loro infanzia a causa del lavoro, dei matrimoni precoci e delle continue violazioni dei loro diritti".
Da settembre 2021, Save the Children ha raggiunto oltre 2,5 milioni di persone, inclusi 1,4 milioni di minori.
Fonte foto: Save The Children e Commons Wikimedia
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